Regione Lombardia delega ai privati il futuro di Malpensa

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Risulta ormai evidente che, con la rinuncia di effettuare un nuovo Piano d’area con relativa VAS su Malpensa, Regione Lombardia declina il proprio ruolo di governo del territorio relegando l’aeroporto ad un destino incerto.

Il Masterplan 2035 prevede, tra l’altro, lo sviluppo di Malpensa centrato principalmente sul comparto Cargo City, puntando alla movimentazione delle merci, settore trainante in questo periodo di pandemia. Recentemente anche Univa ha preso posizione spingendo alla realizzazione di infrastrutture con l’attuazione di un polo speciale logistico come perno per lo sviluppo “sostenibile” del territorio con interventi di sviluppo industriale e infrastrutturale e con gli investimenti di aziende private del settore logistico come Amazon, DHL e UPS  attuando così la strategia inserita nel Masterplan. Ciò è avvenuto senza attendere il giudizio degli organi preposti a tale compito, tra cui Regione Lombardia che, pur presenziando al taglio del nastro dei nuovi insediamenti produttivi del settore logistico, ha abdicato al suo ruolo istituzionale demandando le scelte politiche di pianificazione ai privati.
UNIVA, associazione  che rappresenta molte aziende imprenditoriali private della provincia di Varese, ha espresso e indicato come sviluppo “sostenibile” (basta questo aggettivo per trasformare ogni nefandezza in sinonimo di qualità) il completamento e la realizzazione di alcune infrastrutture senza capire che il mondo sta cambiando radicalmente perché quando si parla di sostenibilità si intende quella ambientale e non quella economica dei propri associati.

L’ambientalismo non è un fatto tecnico-economico e la natura non è una risorsa da sfruttare a proprio piacimento. Alcuni indicatori tradizionali risalenti alla filosofia naturale presocratica sono esempi illuminanti della sostenibilità ambientale della provincia di Varese.

TERRA: la provincia di Varese è quarta nella classifica nazionale per consumo di suolo

ARIA: la pianura Padana è una delle zone più inquinate del mondo

ACQUA: la maggior parte dei nostri corsi d’acqua e laghi sono compromessi e inquinati

FUOCO: in provincia di Varese non esiste nessuna centrale di produzione di energia con fonti rinnovabili.

Questi quattro indicatori fondamentali in natura devono essere competenza di Regione Lombardia che deve amministrarli con scelte politiche coerenti che mettano in primo piano l’interesse pubblico del bene comune e dell’ambiente e non devono essere abbandonate ai privati come è accaduto per il comparto sanitario di cui vediamo ora tutti i disastrosi effetti. Senza delegare tali scelte a soggetti che per definizione antepongono il profitto, gli utili, i dividendi azionari delle proprie aziende a scapito di tutto il territorio e dei cittadini che lo vivono, serve andare oggi oltre il proprio orticello con una visione più ampia e integrale se si vogliono affrontare le nuove sfide che ci attendono e questo va fatto tutti insieme, ma con un approccio ampio ed innovativo  non legato alle vecchie logiche da rivoluzione industriale.

Unicomal 
(Unione dei comitati del  comprensorio di Malpensa per la tutela della salute e dell’ambiente)

 

Nuovo Masterplan Malpensa, spuntano il quarto satellite e la Airport city

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