Elezioni a Gallarate, l’appello della ex lista Borgo per creare il terzo polo

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GALLARATE – Unirsi per contare. Per essere davvero determinanti. Ma soprattutto per non commettere l’errore di cinque anni fa, quando soltanto Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) si salvò dalla frammentazione delle tante alternative ai classici schieramenti di centrodestra e centrosinistra che le portò all’oblio. A cinque mesi dal voto Celeste Parachini e Oreste Gnocchi, esponenti nel 2016 dell’allora lista Borgo sindaco, fanno un appello alle liste civiche (ma non solo) per unirsi e creare un terzo polo che si contrapponga alle coalizioni di Margherita Silvestrini, esponente del Pd, e del primo cittadino uscente, il leghista Andrea Cassani.

L’appello per il terzo polo

Di seguito l’appello integrale firmato da Celeste Parachini e Oreste Gnocchi:

Fummo, più di 5 anni fa, i primi a sostenere la necessità di una sintesi di estrazione civica che si proponesse come valido interlocutore per la guida della città. Purtroppo le ambizioni, benché legittime, dei vari candidati sindaco di quell’area di quel tempo, Longobardi, Borgo, Romano e Sparacia, messi rigorosamente in ordine di consenso raggiunto con le rispettive liste civiche fuori dalle aggregazioni politiche, resero vano il tentativo, forse non maturo, di una unica proposta apartitica e tutta imperniata sulla prospettiva della città di Gallarate. Per la cronaca, la somma delle citate liste civiche sfiorò il 15 % dei consensi con la lista di Longobardi che ottenne il seggio e quella di Borgo che lo sfiorò per una manciata di voti.

A distanza di 5 anni crediamo, come ex rappresentanti di lista dell’allora lista Borgo poi rimasta in vita con molti suoi candidati nel progetto “Obiettivo Comune”, che i tempi siano ora maturi per evitare l’errore di quel tempo, semprechè i personalismi vengano messi da parte e la via maestra di un confronto sia il solo concreto desiderio di confronto sulla amministrazione della città per i prossimi anni. Il tutto, ovviamente tenendo conto della storia, dell’esperienza e della progettualità che ogni gruppo diviso può proporre, anche quelli nati dopo come gallarate più, ed alla quale poi va data una sintesi con una candidatura unica ed un progetto credibile, semplice e realizzabile di buona ammnistrazione.

Sull’operato dei 5 anni della sindacatura di Cassani non esprimiamo alcun giudizio, perchè compete ai cittadini farlo. Le nostre riserve e sottolineature di ieri, però, non possiamo esimerci dall’evidenziarlo sono poi state le stesse di oggi. Curioso a tale proposito rileggere alcune dichiarazioni di Cassani di quel tempo allorquando egli diceva che ” Le decisioni -di governo della città ndr-verranno prese da una squadra giovane e determinata perché io non sarò un uomo solo al comando” e Borgo gli sottolineava una fatto ovvero che ” Certamente le decisioni verranno prese, qualora vincerete, da una squadra giovane che sarà affiancata dall’unico vero “esperto” Nino Caianiello » (varesenews 3 giugno 2016 cit). Come siano andate le cose lo sanno ormai anche i tombini in città.
Lanciamo quindi un invito, dopo che il tavolo di un anno fa aperto su iniziativa di Longobardi cui anche noi aderimmo in forma esplorativa insieme ai ferrazziani e Sparacia è andato a perdersi, affinché le risorse umane e sinceramente impegnate anche da molti anni in alcuni casi, possano serenamente ritrovarsi ancora. Ciò nel desiderio di offrire una proposta di governo legata alla città, ove si possa discutere e provare davvero a mettere in campo una valida alternativa allo sterile, e francamente fuori dal tempo, dibattito tra “centrodestra” e “centrosinistra”. Perché quelle che si affronteranno a ottobre saranno elezioni amministrative e non bisognerà scegliere una guida ideologica ma la migliore squadra possibile di amministratori per Gallarate. L’appello, in tal senso, va anche a quelle formazioni politiche, forse ora più libere da vincoli di coalizioni “camicia di forza”, che intendono  valutare strade diverse dai pacchetti preconfezionati calati dall’alto perché creare o provare a creare una area terza, non significa dire che la politica non c’entra visto che sappiamo bene che qualsiasi impegno, anche il più genuino e scevro da calcoli di convenienza, rappresenta esso stesso una scelta politica. Che secondo noi però ora deve andare oltre il concetto destra-sinistra tanto più in un sistema elettorale che si basa sul doppio turno. Perchè tutte questo? Platone scriveva, con molto pragmatismo che “una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla politica è di essere governato da esseri inferiori”. Crediamo sia giunto il momento di vedere se è davvero così.

M24 TV – Cassani non aspetta: «Sono già io il candidato del centrodestra a Gallarate»

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