Manca personale, sicurezza a rischio in provincia di Varese. Polizia, l’allarme Cgil

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VARESE – Carenza di poliziotti in provincia di Varese, sicurezza dei cittadini a rischio. Lo denuncia Il sindacato di polizia Silp Cgil: Siamo pochi, “vecchi” e malpagati. Servono assunzioni: in estate tra Questura e commissariati arriveranno solo 10 agenti a fronte dei 14 pensionamenti, mentre Polizia Stradale e Polizia di Frontiera non vedranno rimpiazzati i due agenti ciascuna destinati alla quiescenza.

I numeri

“Secondo dati ufficiali del Dipartimento della pubblica sicurezza, alla data del 31 dicembre 2023, le carenze organiche complessive della Polizia di Stato ammontavano, a livello nazionale, a 10.271 unità, pari al 9% della dotazione organica prevista dalla legge – dichiara Anna Rita Abagnato, segretaria provinciale del Silp Cgil di Varese – anche la nostra provincia risente di questa grave carenza di organico, che si aggraverà nel corso dell’anno per i tanti pensionamenti e la mancanza di assegnazione di un numero adeguato di nuovi agenti. Con i prossimi trasferimenti previsti entro l’estate, in Questura e nei Commissariati arriveranno complessivamente solo 10 agenti in potenziamento a fronte dei 14 dipendenti che sono già andati o andranno in quiescenza nell’anno corrente. Nessuna nuova assegnazione è prevista per rafforzare la Polizia Ferroviaria, la Polizia Stradale e la Polizia di Frontiera di Luino nonostante in ciascuno di questi due ultimi reparti siano previsti due pensionamenti nel corrente anno. La polizia di Frontiera aerea presso lo scalo aereo di Malpensa perderà 11 unità per pensionamenti e nonostante l’arrivo di 21 agenti resta comunque in grave difficoltà. La riapertura del secondo terminal ha determinato un aumento massiccio del traffico di passeggeri con conseguente carico di lavoro in costante aumento. Se le problematiche connesse alla gestione delle code ai varchi di frontiera ha reso necessaria una rimodulazione dell’impiego del personale, giocoforza tutta l’attività che riguarda il settore sicurezza, quindi i servizi che riguardano vigilanza e pattugliamento, sta risentendo di una crisi senza precedenti.

Busto, turni notturni a rischio

“Il nostro territorio soffre da tempo di carenze organiche importanti che non riguardano solo la Questura, ma che interessano i Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate e le specialità, tutti quei presidi di sicurezza che garantiscono ogni giorno il controllo del territorio e la prevenzione dei reati – continua Anna Rita Abagnato – in primo piano è opportuno segnalare la carenza di personale che interessa il Commissariato di P.S. di Busto Arsizio, città che ha un numero di abitanti maggiore di quelli di Varese ed un territorio ugualmente vasto, e in cui risultano in servizio circa 60 operatori di cui 25 impiegati nei diversi turni nel controllo del territorio (volante). Con queste aliquote di personale nei turni serali e notturni basta un solo poliziotto assente a vario titolo per non riuscire più a garantire la presenza di una volante sul territorio.

Scelte obbligate

La carenza di personale è soprattutto nel ruolo agenti/assistenti, che ha visto negli ultimi 3 anni un calo a livello provinciale di circa 28 unità, comporta necessariamente una rimodulazione del personale in base all’esigenza del momento perché sempre più spesso bisogna scegliere tra la presenza sul territorio al fine di garantire la sicurezza della popolazione e l’esigenza di soddisfare le necessità di carattere amministrativo dei cittadini. Tutti gli uffici si trovano infatti a dover far fronte con ridotto personale ad una mole di lavoro sempre crescente, dalle pratiche dell’ufficio passaporti, con grossi problemi relativi alle tempistiche per il rilascio del così agognato titolo di viaggio, così come a quelle per la concessioni di licenze per il porto o la detenzione di armi, o ancora alle difficoltà dell’ufficio immigrazione che solo in questura riceve allo sportello circa 300 persone a settimana per le richieste di permesso di soggiorno, con un calendario fittissimo che vede le prime date utili per gli appuntamenti ad aprile 2025. Nei Commissariati di Busto Arsizio e Gallarate la situazione non è migliore, vengono ricevute circa 200 persone a settimana e agli appuntamenti già fissati si uniscono coloro che si presentano per altre richieste o necessità. A tutto ciò va aggiunta la crescente trattazione delle pratiche relative ai minori stranieri non accompagnati e i sempre più frequenti servizi di accompagnamento per eseguire le espulsioni di cittadini stranieri irregolari.  Non meno rilevante è l’intensa attività della polizia volta alla prevenzione e repressione dei reati contro le fasce deboli della società e i reati da codice rosso (violenza sessuale, stalking o atti persecutori, violenza domestica), attività che richiede un impiego assiduo e costante di personale ma che la carenza di organico mette a rischio.

L’appello

“Il fenomeno della carenza di personale, che riguarda anche le altre forze di polizia – spiega la sindacalista – si unisce all‘elevata età media, che supera i 50 anni, e alle criticità legate alle strutture e ai mezzi. Siamo pochi, siamo “vecchi” e siamo malpagati. La Polizia Italiana ha gli stipendi più bassi d’Europa. Il governo in carica, al di là degli slogan, ha mostrato scarsa attenzione per il comparto sicurezza: zero assunzioni straordinarie, zero investimenti, risorse inadeguate per il rinnovo del contratto di lavoro che le lavoratrici e i lavoratori in divisa aspettano ormai da oltre 878 giorni. Tutto questo incide anche sul benessere organizzativo e lavorativo del personale, che sembra interessare sempre meno anche alla nostra amministrazione”. E allora da Silp-Cgil arriva il grido d’allarme: “Facciamo appello alla comunità civile, alla politica locale, ai parlamentari eletti nel nostro territorio – conclude la responsabile del sindacato di polizia della Cgil – affinché facciano la propria parte a tutti i livelli per esercitare pressione nei confronti del Parlamento e del Governo”.

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