Medico accoltellato in ospedale a Busto. “Troppe aggressioni”, esposto in procura

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BUSTO ARSIZIO/GALLARATE – Aggressioni fisiche agli operatori sanitari, invettive verbali e minacce, danneggiamenti alle strutture e ai macchinari degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate. Non se ne può più: l’incolumità del personale e degli stessi pazienti sono costantemente a rischio. Così, dopo l’ultimo episodio violento di giovedì 23 marzo (un medico di continuità assistenziale, l’ex guardia medica, ferito con un coltello da un homeless), il direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido, ha chiamato in causa con un esposto la procura della Repubblica del tribunale bustocco, il prefetto Salvatore Pasquariello, i sindaci della due città, Emanuele Antonelli e Andrea Cassani.

Problemi irrisolti da anni

Due pagine per raccontare una situazione di quotidiano pericolo e di insostenibile convivenza con personaggi borderline, ma anche con persone semplicemente aggressive. Un appello indiretto alle istituzioni affinché intervengano per risolvere problemi che si trascinano da anni, come i senza tetto che trovano rifiugio nei sotterranei delle due strutture sanitarie e che, appunto, si appropriano prepotentemente di spazi pubblici, a suon di minacce e non solo. Oltre, naturalmente, all’incombere della questione igienica, anch’essa un serio problema sinora irrisolto.

Danni al Trotti Maino di Gallarate

Eugenio Porfido sintetizza una serie di fatti che hanno coinvolto medici, infermieri e personale amministrativo dell’Asst che dirige. Ma sono soltanto gli ultimi di questi ultimi giorni, a cominciare dal 17 marzo quando un infermiere del triage del Pronto soccorso di Busto Arsizio è stato aggredito fisicamente da un paziente (se ne conosce l’identità) con un bastone, minacciandolo di morte. Episodio che ha avuto un prologo qualche giorno prima con un’altra aggressione simile. Per concludere con il medico accoltellato giovedì, ma non prima di aver ricordato come un senza tetto, lunedì 20,  si sia scagliato con pugni, calci e testate contro i muri del padiglione Trotti Maino di Gallarate– “rendendo così necessario – scrive il direttore generale – l’ennesimo intervento di ripristino con costi a carico dell’Azienda”.

Servono risposte

Porfido conclude il suo allarmante “racconto” con l’invito ai destinatari dell’esposto, in primo luogo la procura, ad essere informato “in merito alle determinazioni assunte in relazione ai fatti sopra esposti ovvero in caso di eventuale archiviazione”. Sbocco, l’archiviazione, che a questo punto, alla luce dei gravi pericoli collettivi che si ripetono oramai da tempo nei due ospedali, non dovrebbe né potrebbe essere contemplata.

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