Mercato di Sesto, minoranze all’attacco: «Neanche l’ombra del referendum»

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SESTO CALENDE – «Siamo arrivati a novembre: del referendum neanche l’ombra e nemmeno dei due progetti alternativi», dice Insieme per Sesto. «L’impressione è che l’amministrazione, non parlando più della questione mercato, speri che la situazione si assesti naturalmente, contando sulla “nuova abitudine” degli utenti e dei mercanti», affonda Sesto2030. Le minoranze sestesi riaccendono i riflettori sul mercato cittadino. Il tema, ampiamente dibattuto, è la definitiva collocazione delle bancarelle: in centro, come vuole la tradizione, o in via Lombardia, dove è stato spostato durante l’emergenza sanitaria? La soluzione sembrava poter essere individuata attraverso una consultazione cittadina. Ma «di mercato non se ne parla più e ancor meno di una data dell’eventuale referendum».

«Ora risposte concrete»

Lo dice chiaramente Sesto 2030: «È passato circa un anno quando il vicesindaco Edoardo Favaron dichiarò l’imminenza della consultazione cittadina. Il periodo indicato era a cavallo tra fine di gennaio e inizio febbraio». In passato «avevamo espresso timori e criticità rispetto all’utilizzo di questo strumento, vista la mancanza di un elemento che possa bilanciare i pesi in gioco tra le varie categorie toccate dalla scelta definitiva». In quest’arco di tempo, le iniziative non sono mancate. Come «raccogliere le risposte ai nostri questionari, coinvolgendo le attività commerciali del centro, gli ambulanti e la cittadinanza», con l’obiettivo di «trovare una soluzione che potesse salvaguardare l’interesse di tutte le categorie». Oppure la «road-map composta da 7 punti da raggiungere entro la fine del 2021». In questa tabella di marcia veniva chiesta «l’istituzione di tavoli di confronto, la mitigazione dei problemi emersi nella location provvisoria, la creazione dei progetti di massima sia per il centro che per via Lombardia e, poi, il referendum». Ora un nuovo appello all’amministrazione, perché «inizi a dare elementi concreti, oltre a presentare un calendario che possa dare tempi certi per arrivare consapevoli alla scelta definitiva». Lo scopo è quindi «evitare che finisca nel dimenticatoio», perché «mettere a rischio un pezzo tanto importante della storia della città significa non avere il coraggio di costruire il futuro preservando il passato».

Le domande di IxS

Anche Insieme per Sesto torna sulla questione, presentando un’interpellanza per chiedere informazioni nel prossimo consiglio comunale. Con una serie di richieste di spiegazioni. A partire dallo «svolgimento dello studio annunciato al consiglio dell’ottobre 2020» e capire se «è stato svolto direttamente dagli uffici comunali o con incarico esterno e gli eventuali costi sostenuti». Ma anche se «è stata fatta una determina di incarico o un atto di indirizzo della giunta, se è stato determinato il numero di stalli compatibile per ciascuna delle ipotesi e se sono stati preventivati i costi di attuazione delle opere di servizio per la sicurezza, l’igiene e la funzionalità di ciascuna soluzione». Senza dimenticare se «sia stato redatto un nuovo piano del mercato e abbia ottenuto tutte le approvazioni necessarie». Proprio sulla consultazione, le domande vertono «sul contenuto dei quesiti che saranno proposti, sulla data in cui ci sarà, sulla sua durata e modalità». A chiudere, delucidazioni sul «servizio trasporto anziani e disabili dalle frazioni al mercato».

Sesto 2030: «Preoccupati per il futuro del mercato. L’amministrazione agisca ora»

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