STRESA – E se fosse davvero un errore umano? E’ l’ipotesi, di per sé inquietante, avanzata da un esperto di impianti a fune contattato dal Corriere della Sera.it. Supposizione che troverebbe riscontro in una fotografia che, sempre secondo il tecnico in questione, avvalorerebbe il fatto che la funivia precipitata domenica scorsa, 23 maggio, al Mottarone aveva i freni disattivati da un meccanismo, detto forchettone, che serve appunto per escludere i freni.
L’immagine mostra uno dei forchettoni – una staffa di colore rosso – in una posizione che confermerebbe una tale ipotesi. In altri termini, o qualcuno l’aveva lasciato in quella posizione durante un collaudo oppure è “saltato” durante la corsa all’indietro della cabina e per il successivo scarrocciamento quando ha incontrato uno dei piloni. I freni avrebbero dovuto inserirsi immediatamente dopo lo strappo della fune di traino, bloccando la cabina sulla fune portante, quella che la sostiene. Così purtroppo non è accaduto. E bisogna capire perché.
Di errore umano, sempre come ipotesi, ha parlato anche il procuratore di Verbania Olimpia Bossi, che coordina le indagini. Una possibilità all’interno di un ventaglio di supposte cause attorno alle quali lavoreranno i periti. Impossibile al momento trovare una motivazione plausibile a una tragedia che ha provocato 14 vittime e ha scosso l’intero Paese. Certo che se ci trovassimo di fronte a una leggerezza di qualcuno lo sconcerto sarebbe ancora maggiore rispetto a un terribile incidente che, davvero, appare inspiegabile.