Mozione di sfiducia al sindaco di Varese Galimberti. Firmata Galparoli (Forza Italia)

VARESE – «Immobilismo amministrativo, progettuale e reale». Con questa accusa, rivolta all’amministrazione comunale di Varese, il consigliere comunale di Forza Italia Piero Galparoli deposita una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Davide Galimberti. L’obiettivo è chiaro: far cadere l’inquilino di Palazzo Estense e andare dritti ad elezioni anticipate.

La mozione Galparoli

«Avendo assistito nelle ultime settimane ad una serie di defezioni ovvero di disimpegni di alcuni consiglieri di maggioranza riportate dagli organi di stampa – recita il documento presentato da Piero Galparoli, scritto nel “linguaggio” usato tecnicamente per i provvedimenti consiliari – valutando che non ci sono più le condizioni ed i presupposti politici esistenti all’inizio del mandato per le continue esternazioni provenienti da componenti autorevoli della maggioranza; osservando l’inquietante immobilismo amministrativo, progettuale e reale in cui versa la città di Varese per responsabilità di una giunta inesistente ed inefficiente; avendo rilevato inoltre il malcontento dei varesini nei confronti della gestione amministrativa e politica della città; chiedo al Consiglio comunale di esprimersi affinché venga approvata questa mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Varese, Davide Galimberti, e della giunta tutta per le motivazioni sopra espresse».

Le fibrillazioni a Palazzo Estense

Il documento è stato presentato nella giornata di oggi e dovrà essere portato all’attenzione del consiglio comunale. L’esponente azzurro s’insinua così nelle fibrillazioni che, ormai da settimane, attraversano la maggioranza che governa il capoluogo bosino, tra l’ingresso di Italia Viva in giunta con la nomina dell’assessore Fabrizio Lovato, i dubbi di Varese 2.0 (la lista civica del vicesindaco Daniele Zanzi che però ha fatto sapere che intende portare a compimento il mandato di cinque anni) e i malumori sempre più palesi all’interno della compagine che sostiene Galimberti, con la Lega che una settimana fa aveva fatto i nomi di Luca Paris e Luisa Oprandi (Pd) e di Agostino De Troia (Iv), come di «ex fedelissimi che hanno perso la fiducia» nel sindaco. Ora resta solo da capire se la mozione di sfiducia avrà l’effetto di ricompattare la maggioranza  – lo stesso sindaco Galimberti potrebbe fare leva su questo aspetto per “forzare” una scelta, mettendo i (potenziali) dissidenti di fronte al rischio di far cadere la maggioranza di centrosinistra – oppure se riuscirà a farne emergere le contraddizioni.

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