Cassano, nasce ufficialmente il comitato “Farmacia non andare via”

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CASSANO MAGNAGO – Continua la raccolta firme contro lo spostamento della farmacia comunale di San Giulio a Cassano Magnago. Le oltre mille sottoscrizioni raccolte nella prima settimana, a cui sono seguite numerose adesioni anche nei giorni successivi, dimostrano il disappunto della comunità, con il sostegno del Pd cittadino che ha espresso nei giorni scorsi le proprie perplessità rispetto al progetto. Ad esprimersi arriva anche il neo costituito comitato cittadino “Farmacia non andare via”, riguardo quanto riferito dal sindaco Nicola Poliseno durante la Commissione al bilancio dello scorso 8 ottobre,quando è stata confermata la decisione di spostare la farmacia al Tigros di via Marconi.

Disappunto in aumento

Malcontento che aumenta dopo che, riferisce al comitato cittadino, «abbiamo appreso che la decisione di spostare la farmacia risale a diversi mesi fa ed è stata tenuta segreta sia ai cittadini che ai consiglieri comunali di minoranza. Il sindaco ha riferito che non potevano rendere pubblica la decisione per non favorire possibili concorrenti, motivazione per noi assolutamente priva di fondamento in quanto l’apertura di una nuova farmacia deve essere preventivamente autorizzata e deve rispettare precisi limiti di localizzazione stabiliti dal comune». Le motivazioni circa il trasferimento della farmacia sarebbero di carattere puramente economico, legate a presunte perdite di fatturato della stessa. Il comitato respinge queste affermazioni, che si baserebbero su «presupposti di maggiori introiti  che si avrebbero trasferendo la farmacia presso il supermercato Tigros, introiti puramente teorici e tutti da dimostrare, sia perché non viene tenuto in nessun conto l’importante servizio che svolge una farmacia, in particolare se a capitale interamente pubblico».

«Non ci fermeremo qui»

Altrettanto discutibile, secondo il comitato, la giustificazione addotta dal sindaco relativa al numero di anziani della zona Soiano, maggiore rispetto a quella di San Giulio: anche qui si tratta di una motivazione «a nostro avviso alquanto discutibile anche perché, a quanto ci risulta, nella zona Soiano è stata autorizzata l’apertura di una nuova farmacia privata, oltre a quella presente a Santo Stefano». Infine, l’aspetto che si rimarca, poiché quello che meno i cittadini riescono ad accettare, è la decisione di sguarnire, di fatto, una zona della città di un servizio andando a penalizzare il centro storico la cui rivitalizzazione passa anche dal mantenere quei servizi che attirano i cittadini. Pertanto il comitato annuncia che «la mobilitazione non si esaurirà con la sola raccolta firme e sono già in preparazione altre forme di protesta».

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