Gorini contro la Lega nazionale: «Su Accam decide Busto. Non via Bellerio»

BUSTO ARSIZIO – «Non passeranno un’altra volta sulle nostre teste. Non decideranno per noi. Nel direttivo cittadino non voterò mai lo slittamento dello spegnimento di Accam al 2027. E’ una follia».

busto giuseppe goriniNon sono passate nemmeno 24 ore dall’incontro sull’inceneritore che si è tenuto ieri, venerdì 26 ottobre, in via Bellerio a Milano, che arriva la prima bordata. Una botta che mette subito in discussione la linea da tenere sull’inceneritore e messa a punto proprio dai vertici nazionali e provinciali del partito. Chi sferra il primo attacco, feroce e a campo aperto e rivendica la possibilità di prendere una scelta in autonomia sulla questione Accam è Giuseppe Gorini, ex segretario cittadino del Carroccio, attualmente membro del direttivo di Busto e da sempre vicino alla leghista Paola Reguzzoni. Insomma su Accam la Lega di Busto, o forse solo una parte, non è disposta a scendere a patti e la chiusura dell’impianto quindi resta fissata per il 2021.

Gorini è un leghista della prima ora, abituato a tante battaglie fatte con la Lega, ma anche dentro la Lega. E pure questa volta non si morde la lingua e mette in piazza, anzi sui social il suo pensiero riguardo ad Accam. E lo fa proprio dopo la mediazione trovata a Milano tra le segreterie nazionale e provinciale del Carroccio, alla quale era presente anche Francesco Speroni del cittadino. Parole in netto contrasto con le decisioni del partito. E che suonano anche come un attacco al segretario provinciale Matteo Luigi Bianchi​, che da tempo sta lavorando per trovare una soluzione alla questione inceneritore.

«Da parte mia come direttivo della sezione di busto Arsizio non voterò mai a favore del 2027. Per me è follia e non ci sono i presupposti per un piano industriale serio e chiaro. Via Bellerio e il provinciale sono passati troppe volte sulle nostre teste, che, rammento, non sono vuote», si legge in un primo commento. Subito seguito, per chiarire ancor di più il concetto, da: «Questa è l’ennesima volta che altri decidono per noi. Con questo modo di fare abbiamo perso due anni fa il sindaco. Questo è troppo. Io la penso così e dopo quasi 30 anni di lega sono molto deluso».

Insomma altro che chiusa. La partita di Accam è ancora aperta. E in casa Lega continua a scatenare scintille.

 

gorini accam lega – MALPENSA24