MILANO – Lo ha adagiato nella “culla della vita” del Policlinico di Milano, insieme ad un messaggio che recita il desiderio o la necessità di affidarlo a una famiglia e il suo nome. Il piccolo Enea, sano e vispo, è attualmente ancora ricoverato in ospedale, è stato preso in carico dal Tribunale per i Minorenni di Milano, e verrà affidato ad una famiglia che si è resa disponibile per l’affidamento.
Due chili e mezzo di salute, il piccolo è divenuto oggetto di affetto, messaggi di speranza e tanti interventi di personaggi pubblici e medici che si sono detti disponibili ad aiutare la madre biologica, qualora volesse ripensarci.
Oltre ai medici dell’ospedale che si sono detti pronti ad accogliere la donna e sostenerla nel percorso di presa in carico di suo figlio, anche il conduttore televisivo Ezio Greggio, fondatore di una Onlus che aiuta i bambini nati prematuri, ha postato sui social un messaggio per la donna. “Torna, ti garantiamo l’anonimato e ti aiuteremo“, ha detto, “c’è tutto il reparto che ti sta aspettando nell’anonimato, nessuno dirà nulla”. Poi ha proseguito: “avere un bambino è una grande fortuna, ci metteremo in tanti a darti una mano”, torna a prendere “il tuo bambino che merita una mamma vera, non una mamma che poi dovrà occuparsene ma non è la mamma vera“, ha concluso. Questa sua ultima affermazione ha però generato diverse polemiche in rete, relativamente all’amore che una madre non biologica è in grado di dare a un figlio.
