Nuova strada di Crenna, Rech: «Alternative migliori non esistono»

gallarate strada crenna rech

GALLARATE – La soluzione individuata per la nuova strada di Crenna «è la maggiormente fattibile sia per quanto ricorda l’analisi costi/benefici sia per i vincoli paesaggistici dell’area». A dirlo in apertura di consiglio comunale lunedì sera, 29 marzo, è l’assessore ai Lavori pubblici Sandro Rech (Lega) leggendo testualmente il punto 2 del progetto di fattibilità tecnica ed economica dedicato allo studio delle alternative praticabili.

Alternative non c’erano

Rech ha voluto confutare la tesi del capogruppo del Pd Giovanni Pignataro secondo cui il Comune si espone a una possibile sconfitta giudiziaria a fronte di un ricorso praticamente certo da parte dei proprietari a cui verrà espropriata una porzione di terreno per fare spazio al collegamento stradale tra le vie Indipendenza e Bertacchi. Ringraziando «l’ingegner Guenzani» (Edoardo, ex sindaco e attuale consigliere di opposizione con Città è Vita) per aver approvato il progetto della nuova strada, Rech ha usato toni diversi nei confronti di Pignataro: «A volte mi ricorda quei ragazzini dell’oratorio che quando venivano rimproverati  prendevano il pallone e se ne andavano a casa».

Asini e conigli

La spiegazione di Rech non ha convinto l’esponente dem: «Negli atti manca la quantificazione dei costi delle alternative. Mi fermo qui perché per il resto mi sembra persino stucchevole andare avanti». Non la pensava così Stefano Deligios, capogruppo della Lega, che ha invece deciso di continuare nel contradditorio, sottolineando ancora una volta la mancanza di coraggio del Pd nel momento in cui è uscita dall’aula per «crearsi un alibi» e non votare il progetto «soltanto perché fatto dall’amministrazione Cassani». Al leghista non deve inoltre essere andato proprio giù il detto che gli ha ricordato Pignataro («l’asino non torna mai sul ghiaccio due volte») perché ha terminato il suo intervento così: «Non siamo asini ma nemmeno dei conigli».

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