Non solo lampioni: A2A installa a Busto anche 49 telecamere di videosorveglianza

Una simulazione della telecamera che verrà installata in piazza Garibaldi

BUSTO ARSIZIO – Centro storico, stazione “centrale” FS e Tribunale: 49 “occhi elettronici” nuovi di zecca, e di ultima generazione, veglieranno sulla sicurezza della città grazie al piano messo a punto da A2A Illuminazione Pubblica, il nuovo gestore che sta rivoluzionando i “lampioni” di Busto, e che tra gli adempimenti contrattuali del project financing ha anche l’implementazione del sistema di videosorveglianza della città.

Il piano di A2A

Il piano, del costo di 216mila euro interamente a carico del gestore, è stato approvato dalla giunta comunale nella seduta di ieri, giovedì 4 agosto, dopo il vaglio del comando di Polizia locale. Le 49 nuove telecamere andranno ad integrarsi con il sistema attualmente in uso, ma anche con gli “occhi elettronici” di prossima installazione, come ad esempio quelli previsti nei parchi e nei giardini pubblici grazie al bando regionale vinto da Palazzo Gilardoni. L’attuale manutentore del sistema di videosorveglianza ha giudicato l’implementazione «perfettamente compatibile con l’attuale piattaforma», anche perché «le videocamere utilizzate sono l’high end tecnologico attualmente disponibile sul mercato».

L’elenco delle postazioni

L’elenco prevede l’installazione di ben 17 telecamere nel comparto tra piazza Garibaldi e via Milano (dai portici della piazza agli incroci della via dello “struscio” con via San Gregorio, via Don Minzoni e via Bonsignori, e ancora tra via San Gregorio, via Cardinal Tosi e via Roma), altre 11 tra piazza San Giovanni e piazza Santa Maria (tra cui quelle previste in via Cavour e in via Cavallotti) e 13 nel comparto di piazza Vittorio Emanuele (comprese via Carducci e via Solferino). A cui vanno ad aggiungersi gli “occhi elettronici” da piazzare nei sottopassi di via XX Settembre e di via Tasso e al parcheggio della stazione, e quelli alla rotonda della Coop, davanti al Tribunale e davanti al Municipio (queste ultime tre finanziate con il bando regionale Lumen). Sotto osservazione praticamente tutti i punti più critici della “mala-movida” degli scorsi anni. Alcune delle telecamere serviranno anche ad eseguire il riconoscimento facciale.

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