Dal buio pesto alle luci da discoteca: a Busto pazza illuminazione pubblica

A sinistra, il buio in piazzale Crespi. A destra, luci da discoteca in via Arnaldo da Brescia

BUSTO ARSIZIO – In via Arnaldo da Brescia ci sono le luci che andavano a intermittenza, come se fossimo in discoteca, mentre in piazzale Crespi per giorni è stato buio pesto su tutta la maxi-rotatoria che è una delle “porte d’ingresso” della città. Nei giorni scorsi anche piazzale D’Annunzio è tornato al buio, nonostante i nuovi lampioni: proprio in quel villaggio Sant’Anna che era stato oggetto di proteste per le luci spente, prima che venissero sostituiti pali e lampade. Ma sono segnalazioni che si ripetono in vari punti della città: l’illuminazione pubblica è sempre più schizofrenica, anche se il sindaco Emanuele Antonelli – lo ha ribadito in consiglio comunale – è sicuro che con il completamento dei lavori, previsto per la fine del mese di settembre, tutto andrà finalmente a posto.

Luci impazzite davanti all’ospedale

I cittadini sono disorientati di fronte alla nuova illuminazione pubblica, che continua a riservare sorprese. I lavori per il completamento della “rivoluzione”, con la posa di circa diecimila nuove lampade a Led e la sostituzione di qualche migliaio di pali della luce obsoleti, sono ancora in pieno svolgimento, da parte delle imprese incaricate dal nuovo gestore A2A, ma ai ritardi dei cantieri (si sono accumulati alcuni mesi sul cronoprogramma originario) si aggiungono queste piccole e grandi magagne che si ripetono in diversi punti della città. Anche dove i lavori sono già stati ultimati.

Rebus segnalazioni

Anche perché, fanno sapere alcuni cittadini, le segnalazioni talvolta finiscono nel nulla. «Le mail risultano lette, anche più volte – la testimonianza di un bustocco – ma non arrivano risposte, nemmeno di presa in carico, e soprattutto i problemi non vengono risolti». E tra le tenebre e le luci psichedeliche ci si chiede se il servizio sia davvero migliorato. Forse non resta che attendere settembre.

busto arsizio illuminazione pubblica – MALPENSA24