Non solo lavoro e pacchi alimentari, team di professionisti per Passaparola a Busto

BUSTO ARSIZIO – Un team di professionisti a disposizione degli utenti dell’associazione Passaparola che da qualche mese ha inaugurato la sua nuova sede in via Ferrer, nei locali storicamente occupati dall’Anpi di Busto. Avvocati, psicologi, consulenti fiscali, ma anche una scuola di italiano per stranieri e in futuro corsi e laboratori di manualità: sono questi i servizi e le opportunità che, grazie all’adesione di una serie di volontari, potranno essere offerti dall’associazione nata per occuparsi di solidarietà alimentare a favore dei soggetti fragili. «Si tratta di servizi già operativi su appuntamento, che si affiancano alla riapertura del centro di ascolto del giovedì mattina» annuncia Devis Martinello, storico responsabile dell’associazione.

Il salto di qualità

«Stiamo realizzando progetti che coltivavamo da anni, nell’attesa di una sede adeguata e spazi per poterli concretizzare – rivela Paola Surano, presidente di Passaparola – servizi utili per le persone che vengono da noi a cercare lavoro e ad avere un pacco alimentare, ma hanno bisogno anche di assistenza per compilare un Isee o un curriculum vitae, oppure di una consulenza legale o di un colloquio con lo psicologo». Un salto di qualità per «dare un aiuto al pubblico che ha le mani legate per cercare soluzioni concrete» per chi ha bisogno. «È l’evoluzione naturale dell’attenzione alla persona, che è il mantra del Passaparola» sottolinea Luca Folegani.

I servizi e le opportunità

Nello specifico, il supporto psicologico sarà disponibile il giovedì mattina, «un’occasione per rendere più accessibile un servizio fondamentale ma spesso messo in secondo piano rispetto alla salute fisica» come rivela la psicologa Samantha Baldo. E ancora, il Caf e il Patronato il martedì mattina e pomeriggio e la consulenza legale il martedì pomeriggio, sempre su appuntamento (tel. 339.4537979 oppure email ass.passaparola@libero.it) nella sede di via Ferrer. Servizi che vanno ad affiancarsi quelli della distribuzione dei pacchi alimentari e del centro di ascolto per aiutare a trovare un lavoro. «Ci sono 62 figure da ricercare – rivela Devis Martinello – quest’estate abbiamo collocato 40 persone con lavori stagionali nelle località turistiche».

Il sostegno delle istituzioni

«C’è uno spazio tra privato e pubblico che solo associazioni e volontari possono colmare, non solo in base al principio di sussidiarietà ma per una facilità di relazione, più diretta, che c’è tra il cittadino bisognoso e l’associazione» ammette l’assessore all’inclusione sociale Osvaldo Attolini. «C’è sempre una forte aspettativa nei confronti dell’ente pubblico ma se la richiesta tale e tanta non si riesce a soddisfarla». E il sindaco Emanuele Antonelli elogia l’attività di «associazioni come Passaparola, preziosissime perché ci sgravano di lavoro. Facciamo sempre il possibile per aiutarle anche se vorremmo fare di più». Potranno fare di più anche i cittadini di Busto il prossimo 9 ottobre, quando ci saranno il mercatino e la cena di raccolta fondi al Museo del Tessile.

La solidarietà trova casa: Passaparola inaugura la sua nuova sede a Busto

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