La solidarietà trova casa: Passaparola inaugura la sua nuova sede a Busto

busto passaparola sede solidarietà 01

BUSTO ARSIZIO – «“I have a dream”, e non ho paura di essere irriverente con questa citazione»: per inaugurare oggi, venerdì 28 maggio, la nuova sede di Passaparola, associazione benefica di Busto Arsizio, la presidente Paola Surano ha scelto le parole di Martin Luther King. «Perché oggi siamo di fronte all’incarnazione di un sogno: quello a cui ha dato inizio Devis Martinello, e che poi piano piano si è sviluppato». All’incontro in via Francesco Ferrer con il sindaco Emanuele Antonelli erano presenti anche Luca Folegani, Paola De Bernardi e Lella Giuliano, componenti del direttivo, e Marinella Puggia del gruppo scout Busto 33.

Lavoro, casa e aiuti alimentari

«Questa realtà in divenire è nata come gruppo WhatsApp per andare a cucinare per i senzatetto», ha ricordato Surano. «Si è poi dotata di uno statuto che ne ha definito i contorni – perché confini non ne ha – concentrandosi sulla ricerca del lavoro, della casa e sugli aiuti alimentari». E l’esplodere del Covid ha visto la nascita di sinergie con tante altre associazioni: «In tutto questo tempo, dopo essere stati ospitati prima da Comunità Giovanile e poi a Madonna Regina da don Sergio, abbiamo sempre desiderato una sede stabile, per poter lavorare in modo sereno. È arrivata con la partecipazione a dicembre al bando che ha visto l’assegnazione di questo spazio, da noi ristrutturato insieme ad Agesp. Tutto questo lo dobbiamo alla volontà di Devis Martinello e alla capacità di spendersi dei volontari. Ora il nostro sogno è realizzare una scuola di informatica, italiano, cucito ed educazione alimentare».

busto passaparola sede solidarietà 02

I pacchi alimentari durante il lockdown

«Passaparola non ha confini e abbraccia tutte le situazioni senza avere una geografia», ha ribadito il vicepresidente Martinello lodando «il lavoro straordinario svolto da Agesp e gli scout del gruppo Busto 33, che non si sono mai risparmiati in niente. Gli interscambi con altri progetti benefici, per tenere vive le opere di solidarietà, sono tanti: spesso si tratta di realtà chiuse in sé stesse ma con noi stanno imparando a coalizzarsi». Come ha sottolineato De Bernardi, «questo progetto, che ha il fine di aiutare chi ha più bisogno, ha visto impegnate tante persone nella ristrutturazione, sabati e domeniche comprese. Inoltre, durante il lockdown, l’attività di distribuzione dei pacchi alimentari agli anziani è stata preziosa». Ogni settimana – ha fatto sapere Surano – Passaparola raggiunge almeno 90 famiglie e diverse associazioni.

Il centro di ascolto

«La frase per definire Passaparola sarebbe: “Per chi ha bisogno noi ci siamo”», ha dichiarato il sindaco Emanuele Antonelli. «I servizi sociali sono già oberati di lavoro, che è stata reso ancora più difficile dal Covid: con le persone di cui vi siete occupati, insieme al capitale umano rappresentato dalle altre associazioni, ci avete fatto un piacere enorme. E noi abbiamo fatto veramente poco, una piccola goccia nell’oceano, dandovi questa sede. Per me siete magici, così come tutte le associazioni che svolgono questo lavoro. Devis è un martello e ha sempre tantissime idee, anche sul trasferimento di questo posto». Tra le attività che presto ripartiranno c’è il centro di ascolto, una delle colonne portanti di Passaparola che – ha spiegato Martinello – ha come unica forma di sostegno la tessera annuale di 20 euro. I vari servizi previsti comprenderanno l’accesso al gratuito patrocinio e l’installazione nella sede di un Caf.

Busto, Passaparola non si ferma più: 350 famiglie aiutate e nuova sede in arrivo

busto passaparola sede solidarietà – MALPENSA24