Nuovo Maga e piazza stazione: le inchieste non fermano i progetti a Gallarate

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GALLARATE – La politica di Gallarate si fa scivolare addosso le ripercussioni giuridiche legate alla vicenda “Mensa dei poveri” e guarda avanti concentrandosi sulle scadenze amministrative. Lo dimostra la convocazione della Commissione Lavori pubblici, indetta dal presidente Aldo Simeoni (Forza Italia) lunedì 8 giugno alle 18 per presentare le due più importanti opere che caratterizzeranno l’ultima parte del mandato Cassani, in scadenza a primavera 2021: il nuovo Polo culturale al Maga e la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII.

Agli investimenti non si rinuncia

Incassata ancora una volta la fiducia degli alleati, il sindaco Andrea Cassani non vuole più perdere tempo. Confermando l’accensione del mutuo anche con l’ultima variazione in consiglio comunale, ora intende procedere spedito per arrivare a lavori conclusi entro il prossimo anno. Dall’opposizione avevano chiesto di far slittare i due interventi per concentrare le risorse sulle misure per la ripartenza post-Covid, ma il centrodestra – dopo aver approvato il Piano di aiuti “A tutto Gas” da 3,7 milioni di euro – non ha intenzione di rinunciare agli investimenti.

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I due progetti

Sarà l’assessore Sandro Rech a presentare i due progetti. Il primo è il nuovo Polo Culturale, ovvero l’accorpamento del Maga e della biblioteca civica nella sede museale di via De Magri. Così come dimostrano i primi rendering resi pubblici, compariranno soppalchi e postazioni singole a cubotti per la lettura. Legno e metallo caratterizzano lo stile razionale che ben si abbina con la struttura avveniristica. L’obiettivo è rendere il Maga un posto sempre più funzionale e frequentato. Mira ad attrarre persone anche il restyling di piazza Giovanni XXIII: un luogo vivo – è questa la convinzione dell’amministrazione comunale – aiuterà a eliminare il degrado e le cattive frequentazioni che da sempre fanno dell’area antistante la stazione di Gallarate uno dei luoghi più pericolosi dell’intera provincia.

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