Gallarate, Cassani incassa la fiducia degli alleati. Le opposizioni: «Andate a casa»

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Da sinistra in senso orario: Gigi Farioli, Giuseppe Martignoni, Luca Carabelli, Rocco Longobardi

GALLARATE – Il sindaco di Gallarate Andrea Cassani (Lega) incassa il sostegno e la fiducia degli alleati, Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre le opposizioni tornano a chiedere il ritorno anticipato alle urne. Lo stesso scenario di novembre, quando il primo cittadino apprese dall’Ansa di essere indagato per turbativa d’asta, si ripete sette mesi dopo con la chiusura delle indagini e la probabile richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm tra tre settimane.

Il centrodestra

Non sarà certo Fratelli d’Italia a staccare la spina. La posizione della senatrice Daniela Santanché, presente lo scorso 18 novembre a Gallarate, fu talmente chiara («Io sto con lei sindaco») che il capogruppo Giuseppe De Bernardi Martignoni ora la ribadisce con maggiore enfasi: «Stiamo vicini al sindaco e manteniamo fede al programma fino alla fine. Soltanto allora torneremo al voto e non ne vedo l’ora per capire che giudizio abbiano i gallaratesi su tutta questa vicenda. E’paradossale pensare che una richiesta di rinvio a giudizio equivalga a una condanna».
Identica la posizione di Forza Italia, partito che fa del garantismo una bandiera. Il commissario Gigi Farioli, esprimendo pubblicamente «dispiacere umano e politico» per il coinvolgimento a sorpresa dell’ex vicesindaco azzurro Moreno Carù, chiede al gruppo consigliare di aspettare i dovuti approfondimenti prima di lanciarsi in giudizi affrettati.

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Le opposizioni

Così come ha già fatto il Pd due giorni fa, anche Luca Carabelli (Libertà per Gallarate) torna a chiedere alla maggioranza l’immediato ritorno alle urne: «Il coinvolgimento sempre più ramificato in questa vicenda giudiziaria lascia la città senza parole. Sarebbe opportuno che il sindaco si facesse da parte. Non è il Pd o chiunque altro a chiederlo, ma semplicemente il buonsenso».
Più realista del re è invece Rocco Longobardi (Gallarate 9.9) convinto che non soltanto il centrodestra resterà in sella fino a primavera 2021, ma che Cassani sarà ancora il candidato sindaco dell’attuale maggioranza. Per questo dice: «Tra poco a Gallarate comincerà la campagna elettorale per le elezioni amministrative del prossimo anno: un candidato sindaco sotto processo non è quello che oggi ci si aspetta da una politica responsabile».

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