Vaccini obbligatori, al Condominio indaga “Il decreto” di David Gramiccioli

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GALLARATE – Rappresentata in quarantadue città, è stata vista da oltre 25mila spettatori. A chiusura del tour nazionale torna, a Gallarate, “Il decreto” di David Gramiccioli, opera che narra come in Italia sia stato introdotto l’obbligo per dieci vaccini. Presentato come il «racconto documentato e mai smentito di tutti i retroscena che hanno portato a uno dei momenti più famigerati della politica italiana ed europea», andrà in scena sabato 16 marzo alle 20 al Teatro Condominio Vittorio Gassman.

Domande senza risposte scontate e facili

Portato in scena per la prima volta in Lombardia il 2 marzo 2018 al Teatro Manzoni di Monza grazie al Movimento Genitori Lombardia, associazione senza scopo di lucro nata per sostenere e promuovere la libera informazione, torna, a Gallarate a chiusura del tour nazionale, “Il decreto” di David Gramiccioli. L’organizzazione è a cura di Stefano Frailis e Valentina Zolla, genitori di Varese per la libertà di scelta di cura. Lo spettacolo, prodotto dalla Compagnia del Teatro Artistico d’Inchiesta, è una pièce della durata di circa due ore che è stata così descritta: «Il racconto ripercorre, come una vera inchiesta giornalistica, antefatti, contesto e retroscena riguardanti la promulgazione della legge 119/2017. Il provvedimento ha scatenato una sollevazione popolare di portata nazionale compatta e motivata, poi dilagata ben oltre i confini italiani, capace di svilupparsi al di fuori delle ordinarie dinamiche sociali e mediatiche. E di far emergere istanze sociali e politiche nuove, forti e controcorrente rispetto al mainstream, seppur fino a ieri latenti, non solo in ordine alla gestione della sanità pubblica, ma più in generale al rapporto Stato-cittadini e al modello economico su cui si basa la vita in Europa, soggiogata dal potere tecnofinanziario. La 119 ha infatti introdotto la intollerabile esclusione dalla scuola materna dei bimbi da zero a sei anni non vaccinati, o non abbastanza secondo le misure imposte dalla Lorenzin, etichettandoli come “non in regola”, in violazione del diritto all’istruzione e alla privacy. Questo, paradossalmente, mentre sono ammessi e tutelati bambini portatori di gravi malattie contagiose come, per esempio, l’aids e l’epatite. La legge “anticostituzionale e illegittima” come asserito e dimostrato da diverse personalità simbolo della giustizia e della democrazia, come il giudice Ferdinando Imposimato, già presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, scomparso di recente, e il magistrato Paolo Maddalena, diventa qui una narrazione che fa riflettere tutti coloro che hanno interesse a porsi domande senza risposte scontate e facili, sui temi della salute individuale e della libertà di cura e sulla democrazia».

Giornalista, inviato di guerra e narratore teatrale

David Gramiccioli, attore e reporter romano di Castel Gandolfo, è giornalista, inviato di guerra, narratore teatrale, oltre che autore delle sue stesse opere. Ha ricevuto il Premio Diritti Umani ed è stato vincitore del “Premio Elsa Morante“ lo scorso 2018. Gramiccioli non è nuovo a spettacoli teatrali d’inchiesta. Negli anni ha già portato in scena opere di rilevante importanza contro la pedofilia o vere e proprie indagini teatrali, come quelle dedicate alla ricostruzione della storia d’Italia attraverso la vita e le opere di Rino Gaetano o alla tragedia dell’Heysel (rappresentazione che ha avuto luogo anche alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles).
Da un anno si è fatto anche portavoce di migliaia di famiglie italiane a difesa dei bambini, nella lotta contro il decreto Lorenzin poi divenuto legge. Voce fuori dal coro per l’informazione libera, Gramiccioli ha iniziato la sua carriera radiofonica nel 2000 con il programma d’inchiesta “Ouverture”. È stato direttore artistico di Colors Radio. Attualmente conduce il programma radiofonico in onda su Centro Suono Sport: “Prima pagina, l’altra Italia – La Cronaca che nessuno vi racconta”.

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