Alternativa promuove “la cultura del cibo”: «Samarate rinasce dalla sua storia»

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SAMARATE – La rinascita di Samarate deve ripartire, secondo il gruppo dell’Alternativa, «dalla conquista degli spazi pubblici, dei marciapiedi, dei parcheggi. La riconquista passa attraverso una iniziativa concordata, programmata con tutte le attività commerciali che metta al centro la “cultura del cibo e dell’incontro”». Un insieme di luoghi, eventi e attività che facciano “rinascere” Samarate partendo dalla sua storia: questo uno degli ultimi punti programmatici della lista di Domenico Aiello e Luigino Portalupi. I cui ultimi progetti, prima di presentare la lista, entro un paio di settimane, si muovono da una riflessione di carattere storico che prende avvio dalla ex strada statale che percorre la città (partendo dalla rotonda di Via Acquedotto – sino all’incrocio di via Veneto) e la strada tra via Indipendenza, Piazza Volta e Piazza Italia.

cinquestelle samarate alternativaLa storia di Verghera

«Verghera da sempre è luogo di commercio e grossisti di tessuti, di casalinghi e di macellai e, naturalmente, la strada statale su cui è cresciuto il paese è , da sempre, luogo di locali di fermata e ristoro. Sono cambiati i tempi ma coloro che lavorano e viaggiano necessitano di fermarsi, di pranzare, di colloquiare. Sono cambiati i tempi e il luogo del cibo è diventato anche luogo di incontro, di amicizie, di amori e di cultura», spiega Portalupi. «Il cibo è diventato cultura e ricerca, conoscenza del mondo e anche idealità: dal cibo a chilometro zero a quello della tradizione asiatica. Il compito dell’amministratore comunale, della città, è intravedere in questi fenomeni le potenzialità e il possibile sviluppo nell’interesse dell’economia locale ma anche gli spazi che si possono aprire in altri settori, dalla cultura al divertimento».

Promuovere la cultura del cibo

Alternativa per Samarate si è fermata a riflettere su questo tema e ritiene «che l’amministrazione comunale debba essere compartecipe e sostenitrice di queste iniziative in un quadro coordinato e con un progetto a medio termine».
Per questo il gruppo di Aiello ipotizza un progetto «che può sembrare complesso, ma che può essere facilmente avviato e attuato: la ex strada statale che percorre la città (partendo dalla rotonda di Via Acquedotto – sino all’incrocio di via Veneto) e la strada tra via Indipendenza, Piazza Volta e Piazza Italia, vista la situazione delle attività commerciali in essere debbono essere individuate come “ strade della cultura del cibo e dell’incontro”.
Dette strade, dall’inizio della primavera nei fine settimana programmati, devono prevedere la limitazione del traffico e una riconquista da parte della città degli spazi pubblici, dei marciapiedi, dei parcheggi. I ristoranti, i bar, i locali pubblici debbono essere coinvolti in questa programmazione utilizzano spazi interni ed esterni (gratuiti poiché patrocinati) per promuovere cibo. Le due strade a traffico ridotto e controllato diventeranno “punti di ristoro, incontro e musica” all’aperto».
In questo progetto, «gli spettacoli e l’attività culturale dovranno essere coordinate con il Comune in modo da avere un’immagine unitaria e una finalità progettuale. Questa attività dovrà essere accompagnata da iniziative culturali circa l’alimentazione, l’agricoltura biologica, gli alimenti a chilometro zero. L’attività della “cultura del cibo e dell’incontro “ dovrà poi trovare uno sviluppo durante l’anno scolastico con attività formative per genitori e ragazzi. Anche questo progetto che sembra soffermarsi sul “divertimento” , se lo si guarda con attenzione, è una sfida per il futuro e per una qualità dei nostri futuri cittadini».

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