«Samarate non ha spazi per la cultura»: la “rivoluzione” dell’Alternativa

SAMARATE – «Samarate non ha spazi laici per produrre e promuovere la cultura: crearli e riorganizzarli è essenziale per la città». Un nuovo punto programmatico per la campagna elettorale di Alternativa per Samarate. Il gruppo trainato da Luigino Portalupi e Domenico Aiello si dichiara infatti cosciente che «senza porre attenzione alla divulgazione della cultura e dell’arte nella sue complesse sfaccettature non vi è crescita degli individui. Anche una piccola comunità come Samarate deve farsi carico di questa missione e deve operare per essere all’altezza della storia che rappresentiamo».

Polo scolastico e Villa Montevecchio

La “rivoluzione” deve partire dagli spazi, che a Samarate, secondo il gruppo, non ci sono. Cosa si può fare dunque? Partire «dall’attuazione del “polo scolastico unico di Samarate”, lo spostamento dell’ufficio tecnico in Via Dante ci permette di riprenderci e ridare alla comunità la sala convegni .
Riorganizzare questo spazio per il teatro, per il cinema, per gli incontri e i dibattiti è un fatto essenziale. Dare una casa in Via Dante (in una parte della odierno immobile che ospita la scuola elementare di Samarate) a tutte le associazioni è un altro passo verso il sostegno alla crescita dell’associazionismo che poi promuove e sviluppa cultura». Altro punto da dibattere è quello «relativo all’esistenza della Fondazione Montevecchio, che però deve essere affrontato con un parere della Corte dei Conti. Riprendersi la gestione concreta (diretta o tramite la Fondazione) degli spazi di Villa Montevecchio per operare nella crescita culturale è un altro passo fondamentale.

Incrementare i finanziamenti

Passando dagli spazi ai finanziamenti, «bisogna incrementarli per le attività culturali dell’Assessorato, operare in accordo convenzionale di cofinanziamento con privati, creare una rete di alleanze con altri enti locali e soprattutto saper individuare finanziamenti di Regione e Fondazioni a favore delle attività comunali e nel territorio. Coinvolgimento dei privati, ricerca spasmodica di contributi e finanziamenti di altri Enti o Fondazioni e, soprattutto, convenzioni cofinanziate per progetti di valore e di rilevanza per l’utenza». Le idee ci sono, e sono concrete: prevedono il coinvolgimento e il coordinamento delle associazioni locali, il rafforzamento delle attività legate al libro e «alle associazioni che sempre più a Samarate ne hanno fatto l’oggetto della loro azione sino ad arrivare ad un “festival del libro (specifico) o della letteratura (specifica)». Passando per l’immediata «definizione di gemellaggi con il maggiore numero possibile di Comuni similare al nostro in più Paesi dell’Unione Europea e attività ripetute e continue sportive e culturali di reale scambio popolare con particolare attenzione per i giovani». Riportando, infine, al centro anche eventi musicali o cinematografici, non solo in rete con le iniziative di Comuni limitrofi, ma riportando anche le serate culturali molto più spesso a Villa Montevecchio. Con molteplici fini: «ritornare a raccontare con la denominazione delle vie la storia dei personaggi e del paese, con le giornate del calendario la grande storia del passato e gli eventi umani che hanno attraversato il nostro paese e l’Europa,  formare la cultura del futuro con gli occhi dell’Europa e del popolo Europeo». E infine, il gruppo afferma di essere in fase di lavorazione su un progetto di cui si sta valutando la fattibilità: «se lo fosse, a breve lo presenteremo».

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