Olgiate, in consiglio si discute il bilancio senza Di Pinto. Vettori: «E’ surreale»

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OLGIATE OLONA – «Questo è un consiglio davvero surreale». Così il consigliere di opposizione Enrico Vettori ha descritto il consiglio comunale di Olgiate Olona di ieri sera, giovedì 17 dicembre, nel quale la discussione del bilancio di previsione 2021-2023 non ha potuto prescindere dall’assenza dell’assessore al Bilancio, Angela Di Pinto, che ha appunto dato le sue dimissioni.

Non parliamo degli assenti

Fatto che il sindaco, Giovanni Montano, non ha voluto approfondire, perché «l’interessata non è presente, quindi per tutelarla vogliamo evitare di discuterne». Una dichiarazione fortemente contestata dai banchi dell’opposizione, tanto di Olgiate Insieme, quando del Movimento Cinque Stelle. «I cittadini hanno il diritto di conoscere le motivazioni della scelta, tanto più che questo bilancio di previsione presenza numerosi punti interrogativi», ha detto l’ex sindaco Giorgio Volpi.

Bilancio uguale a quello dell’anno scorso

Che ha criticato le proposte dell’amministrazione Montano relative al periodo dal 2021 al 2023, sostenendone l’incoerenza con il momento storico che stiamo vivendo e che ci aspetta nel prossimo futuro. «Il bilancio che ci avete presentato è praticamente uguale a quello dell’anno scorso, avete solo aggiunto qualche paracadute. Ma non è possibile pensare che la situazione rimarrà immutata perché ci prepariamo ad affrontare un periodo difficile e le vostre previsioni mi sembrano fin troppo ottimistiche», attacca, riferendosi per esempio alla previsione sulle entrate per il Comune da attività di controllo. «Mi sembra improbabile che passeremo da 60 mila a 114 mila euro».

Nessun taglio delle tasse

La discussione è poi virata nuovamente su un punto particolarmente caro alla minoranza di Olgiate Insieme. «Nessuna riduzione delle tasse per i cittadini. Noi avevamo già in più occasioni sottolineato che per andare incontro ai bisogni di famiglie e di aziende sarebbe stato opportuno ridurre la Tari e l’Imu, ma anche in questo bilancio vediamo che siete andati in una direzione diversa», attaccano i consiglieri Enrico Vettori e Alda Acanfora.

Abbiamo scelto di pensare al futuro

Alle accuse, però, interviene il primo cittadino che, insieme a un funzionario di ufficio, si fa portavoce dell’assessore Di Pinto nella presentazione del bilancio di previsione. «Nella redazione di questo documento abbiamo pensato alle generazioni future e alla necessità di trovare un equilibrio di bilancio, per evitare di lasciare loro un debito. E per quando riguarda le tasse, ricordiamo che l’Irpef è una tassa sul reddito, quindi le persone in cassa integrazione o le imprese che hanno registrato perdite non lo pagheranno o lo vedranno ridotto. Inoltre, non abbiamo mai applicato la Tasi. Quindi non è assolutamente vero che non ascoltiamo le esigenze dei cittadini, ma abbiamo fatto delle scelte politiche, che sono andate nella direzione dell’ambiente, del territorio e dell’assistenza sociale ed educativa».

Ecco allora che il punto sul bilancio di previsione si conclude con i consiglieri di Olgiate Insieme che lasciano virtualmente l’aula e il capogruppo pentastellato, Paolo Colombo contrario, ma anche con una diffusa amarezza, che sembra trapelare anche nella maggioranza.

Poco coinvolgimento

Infatti, quando l’assessore ai Servizi educativi, Luisella Tognoli, presenta la modifica al regolamento dell’asilo nido comunale, i capigruppo Acanfora e Colombo muovono una critica dura, non tanto all’emendamento, che condividono, ma al mancato coinvolgimento del resto del consiglio nelle commissioni. «Siete stati voi a proporle e poi non le fate mai. Non è la prima volta che ve lo facciamo notare e troviamo scorretto non coinvolgerci», spiega Acanfora.

Il commento di Albè

Il commento del capogruppo di maggioranza, Michele Albè, lascia però qualche dubbio. Se da un lato il gruppo vota a favore del punto e sostiene l’operato dell’assessore Tognoli, dall’altro sottolinea la condivisione della posizione dei capigruppo di minoranza. «Mi trovo d’accordo sul fatto che sia necessario coinvolgere tutti tramite le commissioni, ma in questo caso la modifica era così minima e migliorativa che sarebbe stato superfluo passare prima in commissione. Fatta questa eccezione comunque ne prendiamo atto ed eventualmente valuteremo diversamente in altre occasioni».

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