OLGIATE OLONA – Una pista ciclopedonale che “ride”, quella di via Unità d’Italia, per l’arrivo di lampioni e panchina, mentre l’altra, quella della Valle Olona “piange” per le condizioni in cui versa.
Buone notizie al tramonto
Quasi sul far della sera, il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Paolo Maccabei ha annunciato in un video l’arrivo dei lampioni e delle panchine lungo il tracciato che corre all’angolo tra le vie Morelli e Unità d’Italia. Dopo mesi di attesa (e di pressioni anche interne alla maggioranza) di intervenire per completare e dare senso all’intervento con il posizionamento di arredi urbani, illuminazione pubblica e fontanella, il momento è insomma arrivato.
Una buona notizia per chi è abituato a utilizzare il tracciato pedonale in questione. Che però è già stato scenario di incontri spiacevoli (esibizionisti), di atti di vandalismo alle auto degli utenti parcheggiate (finestrini spaccati). Ora con l’arrivo dell’illuminazione l’auspicio è atteso anche un miglioramento sotto il profilo della sicurezza.
La pista dimenticata
La premessa è che non è un problema solo di Olgiate Olona. Stiamo parlando della pista ciclabile realizzata dalla Provincia e che corre lungo il fiume Olona. A segnalare lo stato in cui versa sono stati alcuni cittadini, i quali hanno anche inviato documentazione fotografica. «Non è possibile – dicono – un percorso bellissimo, utilizzato anche da chi non abita nei paesi che attraversa e che dovrebbe essere un biglietto da visita. Invece ci sono parapetti spaccati, lampioni spenti ed erbacce che stanno prendendo sempre più spazio».
La manutenzione e il decoro della pista ciclopedonale sono spesso stati argomento di discussione tra l’Ente Provincia e i Comuni interessati dal tracciato. I lavori di riqualificazione dovrebbero essere in carico a Villa Recalcati. Tanto che l’ultimo intervento significativo realizzato dall’Ente risale agli sfalci di qualche mese fa. Da allora più nulla. «Intanto qui – commentano i cittadini che hanno realizzato il mini reportage fotografico del degrado – l’incuria avanza. E la speranza è che il Comune faccia in modo che chi ne ha il dovere intervenga».
