Olgiate va finalmente a canestro con il palazzetto dello sport “inseguito” dal 2016

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OLGIATE OLONA – Una giornata di festa attesa per anni. Olgiate Olona ha inaugurato oggi, sabato 6 aprile, alla presenza di centinaia di persone, il suo palazzetto dello sport in via Diaz (nelle foto e nel video), principale dote che l’amministrazione uscente porta agli elettori per il voto di giugno. L’evento è diventato una festa di paese, con tutti gli ingredienti delle grandi occasioni, dalla benedizione del parroco al taglio del nastro tricolore, dal concorso di autorità civili e militari ai discorsi ufficiali, con tanto di dimostrazioni pratiche di giovanissimi atleti di basket e immancabile buffet finale.

Le aree intorno sono ancora da sistemare, i cartelli sulla porta dei locali che ne indicano la destinazione sono affissi col nastro adesivo, le 30 ore a settimana in cui la struttura sarà messa a disposizione delle associazioni sembrano poche ad alcuni addetti ai lavori. Per non parlare delle osservazioni delle minoranze consiliari sulle piccole dimensioni di alcuni ambienti (come gli spogliatoi), dei dubbi sull’accessibilità per i disabili come sull’adeguatezza del campo di gioco per partite ufficiali. Oggi, tuttavia, le polemiche lasciano spazio al risultato a lungo inseguito e finalmente raggiunto.

Montano: «Giustizia è fatta»

«Giustizia è stata fatta – ha esordito il sindaco Giovanni Montano – Oggi finalmente trova compimento il sogno di tutti noi. Questa struttura non è faraonica ma è bella e il fatto che abbia avuto un iter sofferto rende ancora più bello essere qui. Mi piace pensare che molti di voi – ha aggiunto Montano rivolgendosi in particolare ai più giovani – giocheranno qui e cresceranno sani anziché stare tutto il giorno davanti a smartphone e computer. Siamo stati capaci di creare una struttura dove socializzare e praticare un’attività sana».

«Oggi mi batte forte il cuore – gli ha fatto eco l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Maccabei – Questo è davvero un gioellino, non il classico palazzetto che si può vedere nelle nostre zone. Sono fra quelli che praticavano sport negli anni 80 e anch’io ho aspettato più di 40 anni che si realizzasse questo sogno». I due amministratori hanno tenuto a ringraziare l’impresa Esteel di Viterbo per le competenze tecniche soprattutto per le strutture in acciaio, l’ufficio tecnico del Comune e l’architetto Marco Cerana.

Sono poi intervenuti Emanuela Baglio dell’ufficio sport del Comune, l’architetto Giulia de Appolonia autrice del progetto realizzato dallo studio Gda di Brescia, il consigliere delegato allo sport Paolo Graziani («in questo palazzetto polifunzionale, che si aggiunge alla pista di atletica e al bellissimo impianto di calcio, si potrà praticare sport a tutte le età, divertirsi e raccogliere i princìpi propri dello sport») e Alberto Tomasich della Polisportiva MA.GO., il centro di riferimento educativo-sportivo costruito intorno alla pallacanestro che ha vinto il bando per la gestione. «Era un sogno avere un palazzetto dello sport a Olgiate – ha detto Tomasich – com’era un sogno per noi avere una casa. Oggi finalmente si realizzano. Questa sarà la casa dello sport per Olgiate e di tutti, speriamo di realizzare con esso anche il sogno di tanti bambini che da oggi possono iniziare ad usarla».

Una casa aperta a tutti

La progettista e direttore dei lavori Giulia de Appolonia ha rimarcato le due idee portanti del progetto elaborato fin dal 2016. «Strutture sportive come questa hanno proporzioni molto impattanti per le dimensioni del campo di gioco (19 x 32 m, utilizzabile anche per la pallavolo, x 7 di altezza). Abbiamo costruito una struttura divisa in due parti sovrapposte, una di 4 metri, come le case, per basamento e una seconda molto aerea e trasparente: questo ha permesso anche un terrazzo, un portico e luoghi convivali che di solito non si trovano in queste strutture. Il secondo elemento è la luce: abbiamo ottenuto un involucro con luce diffusa in quantità e che non crea zone d’ombra né d’abbagliamento, grazie a un materiale anche molto performante dal punto di vista energetico. Due migliorie che fanno la differenza tra una mera struttura sportiva e uno spazio di qualità».

La stessa de Appolonia ricorda a Malpensa24 che la prima data di consegna dell’opera era ottobre 2019, più volte rimandata a causa di «un percorso travagliato tra Covid, guerre internazionali e caro prezzi. Ciononostante – sottolinea – rispetto a un budget iniziale molto basso abbiamo contenuto le spese a 3 milioni di euro: 2,2 per la costruzione del palazzetto, più 500.000 euro per la parte tecnica e 300.000 per le sistemazioni esterne. Considerato che la superficie interna è di 2.200 mq, il costo è stato di mille euro a metro quadro. Inoltre è un edificio strategico: una delle varianti lo ha reso antisismico, per destinarlo alla protezione civile in caso di un evento catastrofico; e non ha quasi consumi sotto il profilo energetico, grazie a un involucro molto performante, a impianti tutti elettrici (tranne una piccola caldaia), a un impianto fotovoltaico e uno solare termico che hanno permesso di classificarlo Nzbe, Nearly Zero Energy Building».

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