Ecco James Young: “Ex one-and-done e testa calda, ora voglia aiutare Varese”

Openjobmetis presentazione James Young
James Young a Varese

VARESEJames Young non si nasconde dietro a un dito. E dà la colpa a sé stesso per non aver avuto fortuna nella Nba (Boston, Philadelphia e una pre season con Milwaukee le sue tappe). “Ero giovane e un po’ testa calda in quegli anni. Ho preso delle decisioni che non avrei dovuto prendere e l’ho pagata”. Ora la sua avventura nel basket ricomincia da Varese, dove indosserà la canotta con il numero 1. Esordirà domenica nel derby contro la Vanoli Cremona.

James Young: one-and-done e what if della Nba

Young è uno dei più classici what if della Nba. Normale che sia così quando un ragazzo al primo anno di college a Kentucky (insieme a Willie Cauley-Stein) viene chiamato dai Boston Celtics e poi finisce in Europa. One-and-done direbbero oltreoceano. Ora però James Young si presenta per vivere l’ennesima occasione di rilancio dopo le ultime difficile tappe in Grecia e a Treviso. “Sono qui per aiutare Varese” assicura l’ala di Flint. Un bad boy? Tutt’altro. Tranquillo, rilassato e determinato per usare 3 aggettivi trasmessi durante la conferenza stampa. Tesserato dalla Openjobmetis per due mesi (in sostituzione dell’infortunato Sean McDermott), ma con la possibilità di estendere il contratto fino al 30 giugno. Una scommessa molto sfidante per la 17a scelta del Draft 2014.

Contento di essere a Varese

Sono molto contento di essere qui. Ho trovato una bellissima organizzazione, ho visto le strutture e ho conosciuto lo staff che lavora con la squadra. Penso di portare energia, punti, canestri segnati e di essere un leader positivo per i ragazzi giovani. Il clima nello spogliatoio è buono nonostante la brutta sconfitta di Brescia, partite che possono capitare durante la stagione. Ho l’opportunità di giocare a questo livello e poi ho un ottimo amico in squadra (Willie Cauley-Stein), con cui ci completiamo bene dal punto di vista offensivo. Per quanto vorrei rimanere? Sicuramente mi piacerebbe continuare fino alla fine della stagione.

Cosa non ha funzionato a Treviso

Ho il massimo rispetto per la squadra e per la società. Semplicemente non è emersa la chimica tra le componenti tecniche e in campo c’è stata poca comunicazione tra di noi e con lo staff. Può capitare.

Le coppe europee

Sono sincero, il fatto che Varese giochi in Europa non ha indirizzato la mia decisione di venire qui, ma ritengo che sia una bella opportunità. A noi giocatori piace giocare e poi la Fiba Europe Cup è una competizione di buon livello.

L’amicizia con Cauley-Stein

Io e Willie siamo in contatto da sempre dopo l’anno giocato insieme a Kentucky. Ci siamo sentiti spesso nelle ultime settimane visto che siamo entrambi in Italia e ci siamo scambiati le nostre impressioni. Poi in questi ultimi giorni abbiamo intensificato i contatti e Willie mi ha spinto a venire qui assicurandomi che a Varese avrei trovato un ottimo ambiente.

James Young secondo Zach Sogolow (General Manager of Basketball Operations)

Con James ci siamo incrociati ai Philadelphia 76ers, ma in realtà lo conoscevo da quando giocava al college. E’ un tiratore mancino, sa partire in palleggio dalle posizioni laterali e, rispetto ai tempi della Nba, è fisicamente più portato a tenere i contatti in difesa. Ci può dare sostanza dietro oltre che essere un ottimo talento in attacco.

Openjobmetis presentazione James Young – MALPENSA24