Ordine dei Medici di Varese: in campo contro il virus e contro ogni allarmismo

In questo momento tutti i professionisti sanitari sono impegnati a fronteggiare questa emergenza e mettere in atto tutte le manovre di sicurezza e seguire le indicazioni pervenute dai Ministeri competenti e dalla Regione Lombardia. Pur in una situazione complessa e assolutamente nuova per il nostro Paese è importante che vi sia da parte di tutti un atteggiamento razionale e si evitino eccessi e allarmismi che possano pregiudicare la lotta contro il virus.

In questo senso ci sembra importante rivolgere un messaggio a tutta la popolazione assicurandole che noi ci siamo e facciamo tutto il possibile, ma abbiamo bisogno anche di grande collaborazione da parte dei cittadini. In particolare e’ importante che si evitino accessi non strutturati necessari presso i medici di medicina generale, i Pronto Soccorso, i Presidi di Continuità Assistenziale al fine di contenere il rischio di diffusione del virus.

La Federazione Regionale degli Ordini a questo proposito ha condiviso Avviso agli Assistiti allegato che sarà anche inviato a tutti i Comuni, documento che sintetizza le norme comportamentali in questo momento necessarie. L’Ordine dei Medici di Varese sta attivamente collaborando, come peraltro stanno facendo gli  Ordini,  a fornire al Ministero della Salute i nominativi dei medici volontari e disponibili ad impegnarsi sul campo e presso gli aeroporti, ed in tal senso i medici varesini hanno dato prova di grande disponibilità e collaborazione.

Abbiamo però bisogno che ci venga garantita la possibilità  di lavorare in sicurezza, a tal proposito stiamo facendo pressione su ATS e Regione perché  vengano forniti i DPI (dispositivi di protezione individuale), oggi carenti, a tutti gli operatori sanitari coinvolti nel gestire l’emergenza.

Tutti i medici sono in campo nella battaglia contro il coronavirus, non solo per difendere e proteggere la salute dei cittadini, ma anche  con l’obiettivo di dare risposte concrete e dire stop a panico e allarmismi.

Per quanto riguarda gli odontoiatri sono da sempre abituati a combattere agenti patogeni ben più pericolosi del coronavirus, si pensi al virus dell’HIV e dell’epatite B o C. Le precauzioni messe in atto negli studi sono costantemente aggiornate, e sono sempre state adeguate e sicure. Dalla giornata di venerdì le CAO lombarde si sono coordinate coinvolgendo tutte le province. Hanno collaborato immediatamente con le istituzioni regionali cercando di fornire un apporto fattivo alla gestione dell’emergenza e hanno coadiuvato la federazione nazionale nell’elaborazione delle linee guida. L’Ordine ha inviato più comunicazioni operative a tutti gli iscritti.

Non si registrano, al momento, disdette da parte dei pazienti peraltro immotivate. Si registra invece la responsabile tendenza a contattare telefonicamente i pazienti effettuando un triage (raccolta di dati che potrebbero indicare una sintomatologia compatibile con il COVID 19) e nel caso per la riprogrammazione dell’appuntamento per proteggere i pazienti. Infatti cercare di ridurre la “saturazione” della sala d’attesa è un comportamento che, nel piccolo, ricalca i provvedimenti di contenimento attuati in larga scala nelle zone rosse, che tutela la salute dei pazienti.

Un plauso a tutto il sistema sanitario lombardo, dai volontari della CRI, tutti gli Operatori (Medici , Odontoiatri, Infermieri..), fino alle Istituzioni che hanno l’ingrato compito di decidere provvedimenti impopolari, ma necessari, per tutelare la popolazione; infine un grazie alla popolazione delle aree rosse che hanno dimostrato un grandissimo senso di responsabilità tutelando così la Salute Pubblica.

Dr Roberto Stella Presidente Ordine dei Medici di Varese

Dr Jean Louis Cairoli Presidente Cao Varese

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