Ortopedia Busto, il dopo-Merlo finisce al Tar: sospesa la nomina del nuovo primario

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BUSTO ARSIZIO – Finisce a carte bollate la partita della successione del dottor Marco Merlo nel ruolo di primario di ortopedia dell’ospedale di Busto Arsizio. Il TAR della Lombardia, con sentenza del 13 luglio scorso, ha sospeso il provvedimento di nomina del nuovo primario Diego Baù, che avrebbe dovuto prendere possesso dell’incarico il prossimo 1° settembre: la questione verrà trattata nel merito nell’udienza convocata per il 14 novembre. Fino ad allora, dunque, tutto bloccato.

Il ricorso

Ad impugnare l’esito della selezione per il nuovo primario di ortopedia, resasi necessaria in seguito alle clamorose dimissioni dello storico direttore del reparto Marco Merlo (una vicenda che creò molta preoccupazione sullo stato dell’ospedale bustocco), è stato il braccio destro di quest’ultimo, il dottor Aldo Mazzucco. Contestando il concorso che ha portato l’amministrazione di ASST Valle Olona alla scelta del dottor Diego Baù, attualmente in servizio come dirigente medico all’ospedale Ondoli di Angera, nell’ASST Sette Laghi. Mazzucco era risultato secondo in graduatoria dietro a Baù.

La sospensiva

Il medico dell’ospedale di Busto, che ha “ereditato” provvisoriamente dal dottor Merlo la guida del reparto come primario facente funzione, ha impugnato il provvedimento, seguito dagli avvocati Carlo Andena ed Elisa Bandera. E iI collegio della terza sezione del Tribunale Amministrativo Regionale, presieduta dal giudice Marco Bignami, ha accolto la domanda cautelare e sospeso di conseguenza i provvedimenti impugnati, fissando per il prossimo 14 novembre l’udienza pubblica che tratterà la vicenda nel merito.

Le motivazioni

Tra i motivi che hanno fatto ritenere ai giudici che ci fosse la sussistenza dei presupposti per concedere la sospensiva, spiccano, tra gli altri, il fatto che «a fronte del peso preponderante assegnato al colloquio (60 punti su 100), l’amministrazione ha previsto una prova orale dal contenuto irragionevolmente riduttivo», ma anche che «l’amministrazione ha omesso di valutare, senza alcuna motivazione, numerosi incarichi e servizi svolti dal ricorrente» – il dottor Aldo Mazzucco – «incidenti sul punteggio complessivo».

Un altro caso

Di certo ora c’è che ci vorrà ancora qualche mese per capire chi raccoglierà l’eredità, pesante, di Marco Merlo, in ortopedia a Busto. Ed è un’altra dimostrazione del fatto che non c’è pace per l’ospedale di Busto Arsizio e per l’ASST Valle Olona, che vivono da mesi ormai un’oggettiva situazione di difficoltà causata dagli addii nei reparti e dalla carenza di figure professionali in grado di riempire i buchi di personale che vive in questa fase la sanità pubblica.

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