Ospedale di Busto, la rete che ha azzerato le distanze tra pazienti e famigliari

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BUSTO ARSIZIO – «Nessuno deve essere lasciato solo durante l’isolamento Covid», questo è stato l’appello del direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido. Al quale hanno risposto con prontezza e innovazione è stato Marco Volontè, responsabile dei sistemi informativi dell’azienda ospedaliera. Volontè e il suo team hanno, infatti, messo in atto una “macchina da guerra” informatica, che durante i mesi dell’emergenza sanitaria ha permesso di mantenere vivi i contatti tra i malati e i famigliari, ma anche di rendere più veloci ed efficienti le comunicazioni tra lavoratori. Arrivando fino a 30/40 video conferenze a settimana.

La tecnologia che allevia la solitudine

«Non eravamo preparati alla pandemia», spiega Marco Volontè, responsabile dei sistemi informativi dell’Asst Valle Olona. «Ma nel giro di due giorni, ovvero con tempi di reazione davvero brevissimi, abbiamo installato 100 punti rete e 510 marco volontè asst informaticapostazioni informatiche nell’ospedale di Busto per favorire i contatti tra i ricoverati da coronavirus e i loro famigliari. Abbiamo anche introdotto 150 nuovi dispositivi informatici, come cellulari e tablet. Metà dei quali sono arrivati dalle donazioni». Insomma, la tecnologia ha dato una grossa mano ed è stato un utile alleato contro la solitudine da Covid. «Abbiamo alleviato il senso di abbandono dei malati», aggiunge Matteo Airoldi, dello staff informativo. Insomma, un lavoro importante poiché l’emergenza sanitaria è durata davvero a lungo.

Un futuro ospedaliero smart

«Ma non ci siamo limitati al supporto dei pazienti – continua Volontè – perchè abbiamo voluto abbattere ogni parametro fisico e i quattro presidi sono diventati un unico spazio virtuale». Conferenze online tra lo staff, riconfigurazione dei software, implementazione della cartella clinica informatizzata e della telemedicina nelle rsa. Queste sono alcune delle novità introdotte durante il periodo Covid. «La pandemia ha posto l’accento sulla tecnologia per rendere veloci le comunicazioni e lavorare con efficienza», spiega Volontè. Insomma, un «salto culturale» degno di essere rafforzato nel tempo. «L’infrastruttura comunicativa costruita negli ultimi mesi ha saputo trovare soluzioni a una situazione imprevedibile, quindi continueremo a implementarla», afferma il direttore sanitario dell’Asst Paola Giuliani. «Il prossimo obiettivo è attivare la cartella clinica su tutti i presidi».

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