Palaginnastica di Busto: annullato l’affidamento dell’incarico di progettazione

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BUSTO ARSIZIO – Parole. Niente fatti. E nemmeno un progetto. Perché la gara d’appalto per la progettazione è stata annullata. E così il Palaginnastica di Busto Arsizio torna a essere come l’acqua nel deserto: un miraggio. E anche la data d’inizio lavori slitta. Ancora una volta. Già perché i lavori avrebbero dovuto dovuto iniziare proprio in queste settimane. In origine e secondo quanto dichiarato solo qualche mese fa dal sindaco Antonelli.

L’opera annunciata da tempo e dichiarata dal sindaco Emanuele Antonelli come una delle priorità dell’amministrazione subisce un altro stop. Prima ancora di partire. Il bando per affidare la progettazione del palazzetto, che dovrebbe ospitare gli atleti della Pro Patria, in realtà se l’era aggiudicato lo studio Rtp Settanta7 di Torino per 160 mila euro. Una cifra troppo bassa rispetto alla base d’asta fissata dal Comune che era di 361 mila euro. Un ribasso eccessivo, tanto che la cosa è stata segnalata dagli altri concorrenti che avevano partecipato al bando. E che ha portato l’amministrazione a prendere la decisione di annullare la gara d’appalto.

Nella delibera che azzera tutto quanto fatto fino ad ora si legge che “la procedura di affidamento è palesemente viziata per errore di calcolo della base d’asta di circa il 40% del valore reale, tale da rendere il corrispettivo della prestazione palesemente non congruo” e ancora: che “i requisiti di partecipazione alla procedura di affidamento stabiliti in sede di gara sono inferiori a quelli che sarebbero effettivamente richiesti per l’esecuzione del servizio, qualora calcolati in funzione del reale valore delle opere oggetto di progettazione, D.L. e coordinamento della sicurezza” e che “le opere da realizzare, a cui è strettamente connesso e dipende il servizio oggetto di affidamento, ad oggi non sono appaltabili per mancanza della copertura finanziaria e, pertanto, non è possibile garantire l’integrale esecuzione del contratto affidato”. Inoltre, in considerazione del fatto che “non corrisponde all’interesse pubblico impegnare risorse pubbliche per un servizio che attualmente non è realizzabile integralmente, stante il fatto che non è possibile garantire che l’amministrazione comunale riuscirà a reperire proprie risorse per portare a compimento le opere di realizzazione del Palaginnastica“, la decisione di Palazzo Gilardoni è stata quella di fermare tutto.

E cambiare rotta. Ovvero il Palaginnastica non verrà più realizzato con finanze comunali. Ora il sindaco Emanuele Antonelli, con una dichiarazione rilasciata a Varesenews si gioca la carta dell’investitore privato: «E’ pervenuta da parte di un operatore privato una manifestazione di interesse a presentare una proposta di project financing per la progettazione e realizzazione dell’opera oggetto di incarico e di altre strutture sportive nell’area interessata, che permetterebbe all’amministrazione comunale di realizzare l’opera senza dover reperire fondi propri». Chi sia l’investitore non è dato saperlo, anche se pare che la proposta messa sul tavolo sia simile a quella della Vip Immobiliare di Gallarate, che vinse una gara d’appalto, che la giunta Antonelli, dopo una battaglia legale annullò.

Difficile dire se questa sarà la volta buona, anche se è lo stesso sindaco Antonelli, sempre a Varesenews, dà tutte le sue personali garanzie: «Questi sono seri, professionali e del territorio. E sono in grado di fare prima e meglio».

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