BUSTO ARSIZIO – Santa Messa, sfilata dei trattori, benedizione, discorsi, applausi, euforia. Potremmo continuare a lungo per definire eventi e sentimenti della tradizionale festa della Madonna in Veroncora che ogni, a Pasquetta, ritorna puntuale a segnare l’arrivo della primavera anche a Busto Arsizio. E a sottolineare le attività contadine di una città con un solido passato manifatturiero e una altrettanto solida specificità agricola. Che a quanto pare resiste se, come è accaduto questa mattina, 1 aprile, hanno sfilato per la città, facendo poi tappa alla Veroncora, una cinquantina di trattori. Un po’ meno degli altri anni, ma pur sempre in un numero importante.
L’insalata e ciapi
Il maltempo ha concesso una tregua, nella giornata d’apertura dell’evento (continuerà per tutta la settimana) arricchita dall’”insalta e ciapi”, altrettanto tradizionale piatto della cucina cosìddetta povera, uova e insalata a conferma di un’operatività che contemplava e contempla anche la campagna.
I solerti organizzatori della festa si sono premurati di allestire una tensostruttura che, in caso d pioggia, avrebbe consentito di svolgere tutti gli appuntamenti previsti. Dalla messa concelebrata dal prevosto Severino Pagani con il parroco del Rendetore, Gaudenzio Santambrogio. Coinvolgente il saluto della vice sindaco Manuela Maffioli presente in rappresentanza dell’amministrazione civica con il consigliere Paolo Geminiani. Spettacolare la sfilata dei trattori, al cui rombo dei motori hanno fatto contrappunto gli applausi dei cittadini presenti. La giornata è continuata con lo stand gastronomico, l’esibizione della Provic Garibaldi con il Gruppo Cinofilo, giochi e la preghiera mariana. Avanti fino al prossimo fine settimana quando, sabato, è in agenda la Straveroncora.
