Paulownie, a Busto è guerra. I Verdi: «Da evitare». Tallarida: «Le piantano a Parigi»

BUSTO ARSIZIO – Le Paulownie di Busto diventano un caso politico. Le piante mangia-smog, introdotte in città su input del consigliere comunale Orazio Tallarida, vengono prese di mira dai Verdi Ecologisti, che definiscono la campagna di piantumazioni «un mezzo disastro ecologico» perché questi alberi sarebbero «invasivi e pericolosi». Ma l’esponente di Forza Italia, in tandem con l’assessore al verde Laura Rogora, non ci sta: «Le essenze arrivate a Busto sono un clone ibrido non invasivo. Particolarmente adatto per le aree urbane, tanto che sono state piantate persino a Parigi sul viale che conduce alla Torre Eiffel».

I Verdi all’attacco

Ad accendere la miccia, dopo la donazione (l’ennesima) di 100 esemplari da parte della startup “green” Up2You, sono i Verdi Ecologisti di Busto Arsizio, con un post polemico sulla «colonizzazione» dell’essenza proveniente dal Sud-Est Asiatico: «La Paulownia Tomentosa è un albero assolutamente da evitare nel contesto europeo, se non all’interno di giardini ornamentali. Definirla come pianta mangia-smog è una esagerazione colossale: tutte le piante, alberi e arbusti, depurano l’atmosfera e trattengono l’inquinamento solido». Per i Verdi infatti sarebbe «una specie invasiva», che provocherebbe «danni ambientali» in quanto «compete con la comunità vegetale nativa per lo spazio e le risorse».

La bocciatura è su tutta la linea: «La campagna di piantumazioni a Busto Arsizio è un mezzo disastro ecologico – la sentenza del movimento rappresentato in città da Andrea Barcucci – solo per l’autopromozione del consigliere comunale e dell’assessora al verde nella disperata ricerca di diversivi dopo i fallimenti del Parco del Futuro, della velleitaria Capsula omonima, degli investimenti sbagliati nelle piantumazioni cittadine, nelle centinaia di mancanze tra le alberature dei nostri viali e di strade».

La replica di Tallarida&Rogora

Si dicono «dispiaciuti» delle critiche il consigliere comunale Orazio Tallarida e l’assessore al verde Laura Rogora, che rivendicano il fatto che «a Busto Arsizio, grazie a donazioni di comuni cittadini e associazioni, sono arrivate oltre 300 essenze di paulownia, clone ibrido non invasivo». A chi pensa che «queste piante non siano utili, ma pericolose», Tallarida e Rogora ribattono: «Si sbagliano di grosso perché la paulownia è una pianta e, come tale, ha la sua funzione: oltre a moltissime altre qualità è particolarmente idonea nelle aree urbane perché è capace di produrre ossigeno e trattenere lo smog», tanto che «a Parigi si trova, per esempio, sul viale che giunge alla torre Eiffel». Insomma, per il duo del verde di Forza Italia «qualcuno ha perso una buona occasione per tacere». E le Paulownie, che stanno avendo successo su tutto il territorio, continueranno ad essere piantumate.

Busto pianta la prima paulownia. Pronte altre 110 per il parco di via Mortara

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