Pensieri di un semplice consigliere comunale

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di Gianluca Castiglioni*

L’altra notte al termine della seduta del Consiglio Comunale di Busto Arsizio del 31 luglio, ancora una volta sono stato attanagliato da un sentimento a metà strada tra l’amarezza e l’arrabiatura. Come altre volte in passato ho pensato: la medesima situazione si era ripetuta.
Durante il dibattito su di un punto all’ordine del giorno,  una proposta assolutamente  realistica e di semplice attuazione, era stata presentata attraverso un emendamento  e dopo una lunga discussione in cui diversi consiglieri hanno espresso , qualche volta a mio parere anche attraverso futili  ed in qualche caso solo strumentali argomentazioni, le loro opinioni in merito, la mozione è stata  messa dapprima al voto  e bocciata  successivamente.
Credo in tutta sincerità che la bocciatura  sia avvenuta soltanto perché, disgraziatamente, la genitura era quella di una determinata parte politica.
Sono da sempre fortemente convinto che quando una proposta sia ragionevole  e di buon senso, debba essere valutata per i suoi contenuti,  cercando per un momento di  astrarsi dal fatto che questa arrivi da destra o da sinistra  o sia bianca o verde.
Diversamente si rischia di perdere di vista il bene della cittadinanza, per il quale ci  troviamo tutti in consiglio, magari solo per futili ordini di scuderia.  E’ il buon senso che dovrebbe sempre guidare le nostre scelte e sono convinto che un’ idea possa essere buona, indipendentemente dal fatto che  nasca da esponenti di  una parte che dall’altra.
Sento spessissimo dire che dovremo essere capaci di amministrare come fa il buon  padre di famiglia  ed il buon padre forse, avalla o boccia proposte se non arrivano da un certo componente della famiglia, oppure valuta la bontà di quanto proposto da chiunque dei suoi familiari ?
Quando sconsolatamente ho fatto notare a consiglieri ed assessori  l’altra sera, che la  valutazione su di una proposta andrebbe fatta sulla qualità ed il buon senso della stessa  e non sul fatto che questa arrivi da una maggioranza od opposizione, diversi di loro mi  hanno guardato in faccia, annuendo ed allargando le braccia,  forse sconfortati tanto  quanto lo ero io.
Mi si dice spesso che questa è la logica della “ politica”, ma a questa logica scusatemi, umanamente, non sono mai riuscito  e credo e spero che non riuscirò mai ad  allinearmi .
​E concludo. Alla fine dopo il consiglio, tutti in pizzeria, maggioranza e minoranza, seduti fianco a fianco per un momento di giusta e sana convivialità. Non ci sono andato, ma credetemi, non l’ho fatto perché l’invito partiva da una certa parte politica: ero solo troppo stanco dopo una lunga giornata di lavoro.

*consigliere comunale di Busto Arsizio

Castiglioni consigliere busto – MALPENSA24