FAGNANO OLONA – E’ l’unico cinema, l’unico teatro, insomma l’unico spazio dell’arte drammatica, di Fagnano Olona e merita di tornare a vivere. Questo l’obiettivo del Comitato Apollo20 che proprio ieri, martedì 25 maggio, ha ricevuto il patrocinio dal Comune per organizzare l’evento “Un piano itinerante” e iniziare ad attrarre attenzione, e fondi, per acquistare e riqualificare il cinema teatro Apollo20 di via Saibene, chiuso dal 1981.
Ricompriamo il teatro
«E’ il cuore culturale del paese e da 40 anni è inattivo, ma noi vogliamo dargli nuova vita per far ripartire tutto il paese, con spettacoli ed eventi che possano attrarre pubblico locale e non, e portare anche clientela agli esercizi commerciali di Fagnano». Così Roberto Mantovani, presidente del Comitato Apollo20, parla del sogno di alcuni fagnanesi che si stanno mettendo in gioco per riportare al passato splendore l’edificio.
Servono 600 mila euro
Non si tratta certamente di una passeggiata: solo l’acquisto dell’immobile, di proprietà di una famiglia di Gallarate, costerà 200 mila euro. A questa somma ci sono da aggiungere altri 400 mila per la messa in efficienza e tutti i lavori da portare avanti. «I progetti sono già tutti pronti perché abbiamo fatto dei preventivi con alcune ditte di Fagnano e del territorio, quindi l’obiettivo è quello di trovare un benefattore o proporre al Comune di acquistarlo», spiega Mantovani.
Aiuto dal Comune?
Sono già stati intavolati dei discorsi con il Castello, ma in questo momento il recupero del teatro non è tra le priorità dell’amministrazione a causa della pandemia. Tuttavia, il Comune ha voluto dare un supporto simbolico e concreto al Comitato, concedendo il patrocinio per l’iniziativa “Pianoforte itinerante”.
Pianoforte itinerante
Dal 29 maggio al 19 giugno tutti i cittadini sono invitati a suonare il pianoforte per le piazze e i parchi d Fagnano Olona e l’occasione permetterà di mettere in luce l’iniziativa del Comitato e cercare finanziamenti e donazioni. Infatti, durante il programma, il comitato consegnerà ai bambini una scatola/salvadanaio che diventerà un simbolo della causa.
«Se riusciremo nel nostro intento – conclude Mantovani – potremo riportare in vita il vecchio cinema Apollo, inaugurato nel 1968 e poi chiuso nel 1981. E’ ancora in buono stato, ma i lavori per la messa in sicurezza ed efficienza, per esempio con un sistema di domotica, sono tanti e ci permetteranno di ricavare una sala polifunzionale all’avanguardia con 320 posti a sedere. Uno spazio che renderà più attrattivo tutto il paese e che potrà segnare una vera ripresa nel periodo post-Covid».
