Pink-Pro Patria: si punta alla prima squadra femminile

CONTATTI COL BEATA GIULIANA

BUSTO ARSIZIO – L’Italdonne di Bertolini delude agli Europei, ma la Pro Patria non si scoraggia e punta a dar vita ad una prima squadra femminile. Nonostante i tempi ristrettissimi, e i “rischi” annessi e connessi, l’indiscrezione sta prendendo sempre più piede. Ne è la riprova l’anticipazione, via facebook, da parte delle Pink Stripes (annuncio però non replicato sui canali social di Aurora Pro Patria 1919): “Sarà una stagione indimenticabile: dai 6 anni alla prima squadra Pink-Aurora Pro Patria“.

Si guarda a Beata, ma non solo…

Aldilà dei facili e comprensibili entusiasmi di sorta, organizzare in così poco tempo una prima squadra femminile, in grado di reggere il confronto senza esporsi al rischio di figuracce sportive (non ammissibili quando si porta il nome di Pro Patria), non è certo cosa semplice. Anche il recente open day, con una quindicina di ragazze a rispondere presente ad un appuntamento che avrebbe meritato un’altra vetrina ed un maggior preavviso, ha dimostrato che anche nel calcio femminile non si improvvisa niente: occorrono organizzazione e programmazione. Ma le Pink, di fronte a un bivio probabilmente esistenziale, e la Pro Patria, interessata per ragioni anche di altra natura, ci stanno comunque provando insieme: con coraggio, entusiasmo e passione. E magari coinvolgendo anche il Beata Giuliana, dove la prima squadra femminile a 7 è una realtà ormai consolidata da anni. Dopo le dimissioni del presidente Bruno Tridico, in passato ex team manager dei tigrotti, il club di Cascina de Poveri potrebbe dunque iniziare un nuovo percorso e sposare un nuovo progetto.

Se son rose…

Un progetto al quale – aldilà della originaria vocazione in rosa delle Pink degli stimati Giovanni Battista Gobbi ed Elena Zanetti – punta anche la Pro Patria: in primis per lanciare il movimento in una città di 80mila abitanti; in secundis per rispettare gli stringenti obblighi federali – in materia di calcio femminile – previsti per le società professionistiche. Insomma viste le premesse è proprio il caso di dire se son rose… fioriranno. Ma attenzione alle spine: i matrimoni, seppur di reciproco interesse, necessitano di solide fondamenta.

Pink Pro Patria femminile – MALPENSA 24