La “dolorosa scelta” di Patrizia Testa: a chi la presidenza della Pro Patria?

Testa
Alberto Armiraglio, Patrizia Testa e il sindaco Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – Testa o croce? La Pro Patria è al lavoro per preparare la delicata trasferta di domenica a Meda contro il Renate (gara che cadrà nell’anniversario della scomparsa di Andrea Cecotti), ma in casa biancoblù – oltre ai ricordi e alle apprensioni di classifica – tiene banco un altro tema. L’incompatibilità amministrativa di Patrizia Testa – per la cronaca la più votata dalla lista civica Antonelli e già costretta a rinunciare a presiedere la riunione inaugurale del nuovo Consiglio – rischia infatti di generare alla presidentessa della Pro un altro autogol, oltre ad una legittima domanda di fondo.

Le parole in Consiglio

Prendo atto e procederò in modo da rimuovere la causa questa duplice incompatibilità. Mi sento ostaggio di questa convenzione che ho firmato, perché chi prima di me ha svolto questo ruolo usufruiva in modo gratuito dello stadio. Sarà scelta dolorosa per me, la mia creatura

Dietrofront?

Contrariamente a quanto dichiarato il 2 settembre proprio a Malpensa24  (Non lascio la Pro Patria per la politica) Patrizia Testa potrebbe essere costretta a cedere la presidenza della Pro Patria, la sua “creatura” che quest’anno più che mai necessita invece di cure e sostegno per evitare l’irreparabile. Una scelta sicuramente dolorosa per la first lady tigrotta, ma anche per la tifoseria biancoblù che ancor oggi si domanda – di fronte a certi bocconi amari subiti in silenzio (parcheggio stadio e non solo) – perché mai nessun esponente di Palazzo Gilardoni abbia informato Patrizia di questa prevedibile incompatibilità prima di scendere in campo in politica? (La convenzione che regola i rapporti tra la società biancoblù e Palazzo Gilardoni è appunto motivo di incompatibilità con la carica di consigliere comunale).

Patrizia Testa: “Non lascio la Pro Patria per la politica”

A chi? Le ipotesi

Se così fosse la Pro Patria potrebbe passare di mano ad un familiare stretto (in molti hanno pensato alla sorella Daniela, persona stimatissima ma l’interessata – seppur onnipresente alle partite casalinghe – si è sempre detta contraria, almeno a parole), ad una figlia (la minore Stefania, già addetta stampa in passato, o la maggiore Francesca, impegnata  nel settore giovanile). Ma anche in questo caso potrebbero sussistere motivi di incompatibilità a causa della stretta parentela. Quindi si pensa ad un’altra persona di fiducia, ma “tecnica”, ovvero un professionista o un commercialista (e qui ci sarebbe da aprire un’altra parentesi…). E alcune presenze notate allo “Speroni” nella penultima partita casalinga, lontano dai riflettori della tribuna centrale, farebbero pensare proprio in tal senso.
Sempre che Alberto Armiraglio, a conti fatti  il “Presidentissimo”, non decida di togliere – come spesso ha saputo fare in passato – le castagne dal fuoco, ritornando protagonista sulla scena biancoblù per garantire stabilità al futuro della squadra e della gloriosa società.
Sempre che Patrizia non spiazzi tutti dicendo stavolta sì ad una delle offerte ricevute nell’ultimo periodo per il passaggio di società.

Busto, il Consiglio: Testa e Sabba devono rimuovere le cause di incompatibilità

Pro Patria Testa creatura – MALPENSA 24