Pro Patria: sala stampa nel nome di Adamo Cocco

ARTUSA E FARIOLI INSIEME SUL PULLMAN PER SEREGNO

Testa
Alberto Armiraglio, Patrizia Testa e il sindaco Emanuele Antonelli

BUSTO ARSIZIO – “Per fortuna che c’è il Riccardo” cantava Giorgio Gaber. A Busto, versante Pro Patria, il ritornello suona invece così: “Per fortuna che c’è l’Alberto“. Stiamo ovviamente parlando di Alberto Armiraglio, il cui indiscusso cuore biancoblù (da calciatore, Presidente e Assessore), è una delle poche certezze di una città che fatica a valorizzare le sue invidiate eccellenze. Una certezza su cui i tifosi tigrotti possono sempre contare, specie nel momento del bisogno.

Sala stampa intitolata ad Adamo Cocco

“Finche c’è l’Alberto, c’è speranza”, verrebbe da aggiungere. Perché proprio Alberto Armiraglio potrebbe riuscire dove finora nessun “politico” della nostra Busto è riuscito a fare con la Pro: ovvero far seguire i fatti, alle parole. Nello specifico completare l’iter per l’intitolazione della sala stampa dello stadio “Speroni” al giornalista Adamo Cocco, storico fondatore di quel Tigrottino che tutt’oggi viene distribuito allo stadio e nelle edicole di Busto. Proprio nell’anno in cui Dado, ricordato in questi giorni dal figlio Dario e dalla nipote Cinzia (e dall’in & out di M24), avrebbe tagliato il traguardo dei 100 anni.

Un iter dal 2009

La proposta, formulata da Giorgio Giacomelli, era stata protocollata in data 16 giugno del 2009 e deliberata nel 2016, senza però completarne l’iter. Ad avallare la proposta d’allora, le firme in calce dei rappresentanti del tifo organizzato (Pro Patria Clubs, Club Forza Tigri e Il Tigrotto), dei dirigenti biancoblù di quel periodo (il presidente Antonio Tesoro, il diesse Francesco Lamazza e il medico Luca Castiglioni), della redazione sportiva de La Prealpina, dei giornalisti Silvio Peron e Giorgio Romussi, del Senatore Gian Piero Rossi, di Antonino Cuccia e delle vecchie glorie tigrotte Turconi, Cavigìioli, Amadeo e GP Calloni.

Palla ad Artusa, a Seregno con Farioli

Ora che Alberto Armiraglio ha riattivato la procedura, la palla è nelle mani dell’Assessore allo Sport Maurizio Artusa, peraltro annunciato sul pullman del Pro Patria Club diretto a Seregno, in compagnia di Gigi Farioli, da sempre tifosissimo biancoblù. Un binomio inedito che deve però far capire – a chi in questi anni non l’ha evidentemente ancora compreso – come la Pro Patria debba essere considerato un bene di tutti e non un strumento di scambio politico. Specie poi se i risultati sono quelli che abbiamo visto in quest’ultima disastrosa annata…

Andrea vive e spera

Inutile dire che riuscire ad ufficializzare l’intitolazione della sala stampa ad Adamo Cocco darebbe un segnale di speranza a chi crede e lotta – il Pro Patria Museum ne è un esempio – per valorizzare e celebrare adeguatamente la storia di una squadra unica per nome, per maglia e per i suoi tigrotti. Negli anni passati anche gli amici di www.bustocco.it, il wikipedia del mondo biancoblù che proprio quest’anno ha celebrato i 20 anni di vita, avevano a lungo lottato per intitolare un settore dello stadio per Andrea Cecotti.

Pro Patria Adamo Cocco – MALPENSA 24