Caos in Provincia, civici e berlusconiani fanno saltare l’accordo Lega-Pd-Magrini

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Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese

VARESERaffaele Simone, sindaco di Azzate, è il candidato che nessuno si aspettava. E da vero underdog ha sbancato i pronostici. Anzi, gli accordi. Stretti da Lega e Pd, che invece puntavano sul sindaco Iocca. Ma siccome in politica quel che conta non è la matematica ma la variabile non ponderata, a sancire che “il voto non è valido” è arrivato l’arbitro, ovvero il presidente della Provincia Marco Magrini che qualcuno dice essere stato anche il cerimoniere dell’accordo a due.

Ma andiamo con ordine su quanto successo all’elezione elettronica dei componenti del Cal (Consiglio delle autonomie locali), organismo sconosciuto ai cittadini sul quale si è però giocata una curiosa partita politica.

Il messaggino di Alice Bernardoni

Oggi pomeriggio, in collegamento remoto, i sindaci della Provincia di Varese avrebbero dovuto votare un rappresentante per i Comuni sopra i 5 mila abitanti e uno per le realtà più piccole. A creare i primi mal di pancia sul Carroccio è stata la decisione di non ripresentare il sindaco uscente per i piccoli, ovvero Eleonora Paolelli. Leghista fatta fuori dal fuoco amico a vantaggio di Giuseppe Iocca, nome designato da Lega e Pd.

Lega e Pd. Possibile? Certo, come si legge in un messaggio che è girato in casa dem e firmato dalla neo segretaria provinciale Alice Bernardoni, in cui si parlava di accordo raggiunto su Iocca dalla precedente segreteria (quella di Giovanni Corbo dove lei era vice, ndr). Messaggino che ha spiazzato non pochi esponenti piddini, sia sul nome sia sul fatto che qualcuno ha commentato: “Partiamo bene, il nuovo segretario non l’abbiamo ancora incontrato, ma già ci dice cosa dobbiamo fare”.

L’underdog Raffaele Simone

Insomma, il caos monta. In Lega, ma soprattutto in Forza Italia e tra i civici di Eupolis con i quali non c’è stata alcuna condivisione. Di conseguenza chi sta fuori non è stato a guardare e ha provato a costruire un percorso condiviso attorno al nome del sindaco di Azzate. Raffaele Simone, ex forzista ma da sempre centrista, guida un’amministrazione civica sostenuta anche dalla Lega. E la sua candidatura al Cal lievita giorno dopo giorno e prende quota. La dimostrazione? Il risultato: su 86 votanti, Iocca incassa 37 voti e Simone 42. Insomma Eupolis, Forza Italia, Italia Viva, un pugno di leghisti e di piddini “infedeli alla linea” impacchettano l’accordo rosso-verde.

Il tiro mancino di Magrini

Ma la sorpresina deve ancora arrivare, e la mette a segno Magrini che “ritira” il pallone: «L’elezione non è valida. Tutto da rifare dal vivo”. Decisione che di fatto ha salvato (per ora) l’accordo stretto su Iocca, ma ha fatto imbufalire chi ha costruito la “soluzione Simone”. Le acque tranquille di Ville Recalcati iniziano a essere agitate.

provincia Iocca Simone – MALPENSA24