PUMS, Pinciroli sta con Loschiavo: «Busto è un paese. Ha paura del cambiamento»

BUSTO ARSIZIO – «La politica di Busto asseconda la paura del cambiamento e affossa chi prova a modernizzare la città». È l’ex consigliere Livio Pinciroli a uscire allo scoperto per spezzare una lancia a favore dell’assessore alla mobilità Salvatore Loschiavo, all’indomani della clamorosa bocciatura della sua proposta di Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, da parte della maggioranza di centrodestra. «Lo attaccano perché vuole cambiare la città. Dimostrando che Busto è ancora un paese e non ha la mentalità da città aperta alle innovazioni».

La lettura

«Busto Arsizio ha paura del cambiamento e la politica, ancora una volta, si appiattisce su chi critica sempre ogni novità». Livio Pinciroli, già consigliere comunale e consigliere provinciale per la Lega, dà la sua lettura sul caso del PUMS, che tiene banco nel dibattito politico cittadino dopo lo stop della maggioranza al piano presentato dall’assessore civico Salvatore Loschiavo. «Ha idee innovative e moderne, come ad esempio l’estensione della Zona a Traffico Limitato, e sta provando a cambiare la città, nel bene o nel male che sia – sostiene Pinciroli – invece qui a Busto tutti vogliono sempre lo stesso senso unico, la stessa strada per passeggiare, guai a toccare le loro abitudini e cambiare qualcosa. Paesanotti e provinciali. Ma il mondo va in un’altra direzione».

Tutti i no di Busto

«Per migliorare bisogna cambiare, a cambiare a volte si sbaglia però bisogna provare. Ma la politica a Busto ha paura ed è al servizio delle lamentele». Pinciroli non si riferisce solo al caso del PUMS: «Dicono no al senso unico, no al dehors, no alla musica nei locali, no al Festival latino a MalpensaFiere. A Busto c’è sempre un vicino che si lamenta e a cui viene data ragione. Con il risultato che per fare qualcosa di diverso e per uscire la sera tutti vanno fuori Busto». L’ex consigliere ricorda anche un’altra vicenda su cui l’assessore Loschiavo è stato stoppato dalla maggioranza, quella del regolamento sulla pipì dei cani: «Aveva giustamente proposto l’obbligo di portare la bottiglietta per lavare via la pipì dei cani, che sporca ogni muro del centro, un problema di decoro e igiene da anni irrisolto, ma hanno avuto paura anche della lobby dei proprietari di cani. Una volta si diceva che “i cani votano due volte, il padrone e la padrona” e a Busto la politica, per paura di perdere qualche voto, ha perso un’occasione per introdurre una norma sacrosanta».

busto arsizio Livio Pinciroli Loschiavo – MALPENSA24