MILANO – Il Movimento5Stelle Lombardia ha abbandonato oggi 6 maggio i lavori della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture. Un gesto di protesta che prende di mira il consigliere regionale cassanese Angelo Palumbo di Forza Italia, partito finito lo scorso 7 maggio nella bufera giudiziaria con l’arresto di numerosi esponenti lombardi, tra cui il plenipotenziario della provincia di Varese Nino Caianiello.
I motivi della protesta
Spiegano in una nota i consiglieri grillini Nicola Di Marco, Massimo De Rosa, Andrea Fiasconaro e Simone Verni: «Allo scoppiare dello scandalo corruzione avevamo scritto una lettera al presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi perché valutasse la posizione del Presidente di Commissione Angelo Palumbo e il suo coinvolgimento nelle intercettazioni relative all’inchiesta che ha decapitato Forza Italia tra Milano e la provincia di Varese. Ovviamente nulla di personale, era però auspicabile un chiarimento e un passo di lato di Palumbo a garanzia della serenità dei lavori della Commissione che deve operare senza lo spettro di eventuali condizionamenti esterni. Non abbiamo ancora ricevuto risposte da Fermi. In segno di protesta, nella seduta di oggi, abbiamo lasciato i lavori. È questione di rispetto dell’istituzione e di opportunità politica».
Protesta isolata
La protesta dei grillini è rimasta isolata. Pare che Palumbo (che a Cassano Magnago è presidente del consiglio comunale), abbia apprezzato il comportamento degli altri gruppi consigliari, degli alleati leghisti ma anche del Pd e della lista Gori. Proprio sui dem, però, punta il dito il M5S: «Ancora una volta hanno perso un’occasione per fare opposizione». Non è chiaro inoltre cosa intendano per “passo di lato”, dato che il regolamento regionale non consente sospensioni temporanee dalla carica. E’probabile dunque che il consigliere cassanese stia attendendo lo sviluppo delle indagini prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla sua attività al Pirellone.