ROBERTO DUPPLICATO: “Sarri è il valore aggiunto della Juve”

 

Sarri a 360 gradi raccontato da Roberto Dupplicato, il popolare giornalista televisivo che del mister è grande estimatore. Si parla da tempo dell’ambientamento di Sarri, delle sue presunte difficoltà a inserirsi nel pianeta Juve. Di tutor e quant’altro. Dupplicato ha dato una sua chiave di lettura. “Anche a Londra al Chelsea andò a vivere nella foresteria, così sta facendo a Torino. Anche a Londra non è che sia andato a godersi la città. Lui vuole lavorare, gli interessa solo quello. L’ambiente Juve è diverso. Noi eravamo abituati a vederlo in tuta e adesso lo vediamo in giacca e cravatta. Su questo non sono d accordo con lui: avrebbe dovuto continuare a vestirsi come ha sempre fatto. Sono due mondi distanti ma che hanno bisogno di incontrarsi. Secondo me è più la Juve che ha bisogno di Sarri e non viceversa. Lui ha una carriera breve: nella fase di questo calcio europeo in cui ci troviamo è più importante la costruzione di gioco. Per essere competitivi serve un gioco propositivo. Si deve attaccare, in Europa vince chi fa un gol in più. Non i catenacciari. Per questo dico che uno come Sarri è stata una scelta doverosa Per la Juve è fondamentale andare almeno in semifinale: l’ultimo anno, con la Juve fuori prematuramente, sono aumentati sensibilmente i debiti e in questo senso Sarri finalista di Europa League è una garanzia”. Secondo Dupplicato, quindi, Sarri è stata una grande scelta per la Juve: “Il gesto del pannolino di CR7 dell’anno scorso certifica l’importanza di aver preso un allenatore di filosofia offensiva”. Tanto si è parlato anche dei tutor: “Sui presunti tutor – ha aggiunto il giornalista – credo servano soprattutto ai nuovi giocatori ai quali è necessario instillare lo spirito Juve. Sarri ha uno staff ricco, ma figure come Buffon possono aiutare sul piano degli umori degli uomini nello spogliatoio. Non è un elemento di debolezza. Sarri ha una personalità forte, una personalità progressista, di sinistra. Chi lo conosce sa che è un motivatore, un sergente di ferro. Quando incontrò Ronaldo, fu per fargli capire che sarebbe stato il terminale offensivo della squadra tanto che a Parma ha fatto il record di tiri”. Infine sul gioco: “Il gioco di Sarri già a sprazzi si sta vedendo. A Parma avrebbe potuto fare un sacco di gol nel primo tempo. Mai avevo visto inoltre un Napoli così dominato per sessanta minuti. In questi ultimi anni è sempre stato il contrario anche se poi vinceva la Juve. Anche col Napoli Sarri ebbe all’inizio difficoltà. Anche la malattia ha rallentato il processo di addestramento della squadra”. Come finirà col grande rivale Conte? “La Juve di Sarri può contare su 17-18 titolari veri. Conte vuol approfittare di una possibile debacle da parte della Juve, ma c’è differenza di rose anche se Sarri ha avuto sempre difficoltà a gestire la doppia competizione. L’anno scorso col Chelsea è arrivato terzo e ha vinto l’Europa League. Non proprio una cattiva stagione. Nonostante alcune difficoltà ha saputo gestire uno spogliatoio complicato come quello del Chelsea. Ce la farà anche alla Juve”.

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