Il calcio piange Carletto Mazzone: lanciò Totti e fece “rinascere” Baggio

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Addio Carletto Mazzone

ROMA – Il calcio piange Carlo Mazzone. Sor Carletto o Sor Magara, questi i suoi due soprannomi, aveva 86 anni. Breve la sua carriera da calciatore, lunga e ricca di soddisfazioni quella da allenatore. Mazzone, ancor oggi, detiene il record di panchine in serie A: 792.

Lunga carriera da allenatore

E’ una morte che suscita emozione in tutto il mondo del calcio. Mazzone, ruvido e genuino, è stato un personaggio molto amato, se non da tutti, da molti. Forse non troppo dalla curva atalantina, che lo pizzicò a lungo durante un derby col Brescia. Mazzone però in squadra aveva Baggio e una volta raggiunto il pareggio, Carletto andò dritto sotto la curva bergamasca a restituire gli insulti. «La mamma non si tocca». Spiegò così, con accento romano, quella folle corsa che si può ancora vedere su you tube.

Tanti campioni

Fu un signor allenatore. Sulla panchina dell’Ascoli dei miracoli, quello di Rozzi e della salvezze all’ultima giornata c’era lui. E sempre lui era il mister di uno dei Bologna più amati dai tifosi felsinei e del Brescia di Baggio, Pirlo e Guardiola. Fu anche mister a casa sua, a Roma e della Roma. Forse l’apice della sua carriera da allenatore. Con i giallorossi scoprì, lanciò e fece crescere Francesco Totti. Per i campioni aveva fiuto e con loro un feeling speciale. Basta ricordare il rapporto unico e irripetibile che costruì a Bologna con Beppe Signori, a Brescia con Roberto Baggio o quello che insegnò a Pep Guardiola (sempre a Brescia), altro campione in campo e in panchina che non ha mai dimenticato il Sor Carletto. Fu lui ad avere l’intuizione (a Brescia) di “retrocedere” tatticamente Andrea Pirlo facendolo diventare uno dei più grandi centrocampisti.

Unico. Con quell’accento romano che l’ha accompagnato ovunque. Mazzone è sempre stato fedele a se stesso: uomo tutto d’un pezzo, poco incline ai compromessi e capace di fare fuoco “con la legna” che c’era. E quando questa era di buona o di ottima qualità, ha sempre fatto divertire i tifosi delle squadre che allenava.

OMA MAZZO – MALPENSA24