Salvini non smentisce Maroni, ma fa pretattica: «A Varese decide la sezione»

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SARONNO – «Il sindaco di Varese lo sceglierà Varese. Siamo una forza autonomista e sono i cittadini a scegliere il proprio sindaco». Matteo Salvini, arriva puntuale al comizio elettorale di Saronno, non si sottrae alle domande della stampa e sulla candidatura a sindaco del capoluogo di Roberto Maroni risponde così. In maniera tattica. Riavvolgendo la partita della candidatura leghista e del centrodestra a Varese nel mistero.

Maroni sì, Maroni no. Dove sta il vero?

Le rivelazioni di Roberto Maroni di qualche giorno fa, sembravano aver fatto definitiva chiarezza sul candidato sindaco a Varese. «Me l’ha chiesto Salvini», aveva dichiarato l’ex ministro degli Interni e governatore della Lombardia. Circostanziando anche l’occasione della richiesta. Una verità che forse ha spiazzato, non tanti gli alleati, quanto i leghisti varesini. Ed è forse per questo che Matteo Salvini, arrivato oggi, lunedì 31 agosto, a Saronno per sostenere Alessandro Fagioli, aspettandosi la domanda ha dato una risposta che ha tutto il sapore di essere tattica: «Decidono i varesini. Abbiamo tanti nomi validi e siamo un partito autonomista». E l’incontro di cui parla Maroni? Il capitano non lo smentisce, ma nemmeno lo conferma. Lasciando aperto ogni porta. Forse perché non è ancora il momento di mettere la carta sul tavolo.

Bagno di folla leghista

Mascherine calate sul volto e distanza sociale che va un po’ a farsi benedire quando Matteo Salvini sale sul palco per benedire la conferma a Saronno del sindaco uscente Alessandro Fagioli, attaccare il governo, ironizzare su Gianfranco Librandi e scaldare il popolo del Carroccio su immigrati clandestini, decisioni ballerine sulla scuola e incapacità governativa del centrosinistra. A Roma e non solo.

Il ghota leghista (quasi) al completo

Giancarlo Giorgetti, il governatore della Lombardia Attilio Fontana, il segretario provinciale Matteo Bianchi, il responsabile degli Enti locali provinciale Emanuele Poretti, il deputato Dario Galli e il senatore Stefano Candiani, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, i consiglieri regionali Marco Colombo, Francesca Brianza ed Emanuele Monti, i sindaci di di Saronno Alessandro Fagioli (a fare da padrone di casa oltre che essere candidato), di Gallarate Andrea Cassani, ma anche di realtà più piccole come Eleonora Paolelli di Bodio, gli amministratori locali, i consiglieri di maggioranza e opposizione e i candidati alle prossime amministrative. Il gotha leghista era presente quasi al gran completo all’appuntamento di Saronno.

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La stoccata al saronnese Gianfranco Librandi

Salvini mixa temi nazionali a questioni locali. Al deputato saronnese di Italia Viva Gianfranco Librandi regala una battuta ironica mettendo insieme sia Roma che Saronno.

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