Intimidazioni a Samarate, il sindaco rivela: «Mi hanno minacciato di morte»

SAMARATE – Quali sono i tre episodi certificati dall’Osservatorio nazionale che hanno permesso a Samarate di ricevere i 15mila euro dal ministero dall’Interno? «Mi hanno persino minacciato di morte», rivela oggi il sindaco Enrico Puricelli facendo luce sugli inquietanti eventi dell’anno scorso, che hanno consentito di dirottare anche sulla sua città una parte delle risorse del “Fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori”. E se i danneggiamenti nei confronti del vicesindaco Nicoletta Alampi erano già noti, ora il primo cittadino svela gli episodi rimasti nascosti. Che dimostrano quanto sia difficile e pericoloso fare l’amministratore locale. Anche in provincia di Varese, purtroppo non più un’isola felice.

«Mi hanno minacciato di morte»

In provincia di Varese, a Lonate Pozzolo sono stati assegnati oltre 30mila euro con ben sette atti intimidatori, subito dietro ci sono le tre vicende di Samarate. «E sono gravi», non nasconde Puricelli. A partire dai fatti che lo hanno direttamente coinvolto: «Mi hanno minacciato di morte». Come è successo? «La persona si trovava ai Servizi Sociali e si è rivolto alle assistenti raccontando le sue intenzioni». Ovviamente, sono scattati subito i provvedimenti. «Le dipendenti sono state chiamate a testimoniare e le forze dell’ordine sono state indispensabili per la sicurezza», sottolinea ringraziando chi in quel periodo «garantiva la mia incolumità standomi vicino costantemente». Ma alla paura dei messaggi intimidatori si affiancano le provocazioni. «La gente – dice – passava di fianco al mio negozio e sputava sulla vetrina». Insomma, «scene che non vorrei più vivere». E, incrociando le dita, sembra che oggi la situazione sia migliorata.

Il video

Un altro episodio riguarda «un video che è stato pubblicato sulle bacheche cittadine», poi rimosso quasi subito. Si trattava di un filmato «in cui un individuo mi ha minacciato in maniera pesante, dicendomi che sarebbe venuto a uccidermi». Ovviamente, i vari amministratori dei gruppi social samaratesi non hanno in alcun caso approvato la pubblicazione di post tanto sgradevoli. Ma nei casi in cui il video è riuscito a raggiungere i cittadini, la sua durata è stata breve.

Auto danneggiata

Il terzo atto intimidatorio ha avuto come protagonista Alampi. Una notte della scorsa estate la sua auto, parcheggiata sotto casa, è stata danneggiata: «Le hanno sfondato il vetro», ricorda il primo cittadino. Da qui era partita la denuncia ai carabinieri. La vicenda era rimasta riservata per un periodo, invece poi è stata resa pubblica.

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