Galimberti: «Non mi candido, Varese più importante. Cassani e Antonelli facciano lo stesso»

VARESE – «Non mi candido. So che il mio nome è girato sui media, ma in questo momento ritengo fondamentale continuare a fare il sindaco perché ci sono sfide troppo importanti per la città che amo. E mi auguro che anche i sindaci delle altre città della provincia, mi riferisco a Gallarate e Busto, facciano la medesima scelta in questo momento complicato».

Galimberti: «Resto a Varese»

Davide Galimberti gioca d’anticipo, si sfila dalla folle giostra delle candidature prima che il “trita carne” inizi a macinare nomi e ambizioni e in qualche modo, citandoli, tiene nell’angolo delle ambiguità ( si candidano oppure non si candidano?) i colleghi Andrea Cassani di Gallarate ed Emanuele Antonelli a Busto. La dichiarazione di non candidatura il sindaco di Varese l’ha pronunciata in consiglio comunale questa sera (martedì 26 luglio) prima della presentazione del Dup, ovvero proprio di quelle sfide amministrative che ha detto di voler portare a termine alla guida della città.

La dichiarazione in consiglio

Soprattutto in un momento storico come questo, sento forte la responsabilità che i cittadini mi hanno affidato in questi anni: la pandemia, la crisi energetica, la crisi economica e l’inflazione, i tanti piccoli e grandi progetti avviati e che stiamo portando avanti rappresentano, per me, l’unica e principale sfida. Di tutti questi temi voglio occuparmi da Sindaco di Varese, stando al fianco dei cittadini di Varese. Il mio obiettivo da Sindaco è sempre stato quello di cambiare la città e rimetterla in moto. Ma oggi, di fronte ai grandi problemi che stiamo tutti affrontando, in tutto il mondo, c’è da impegnarsi molto di più e intendo farlo dalla mia città e per la mia città. In questo momento non c’è nessuna altra sfida che voglio portare avanti se non quella nell’interesse dei cittadini di Varese e intendo farlo stando al fianco e insieme ai varesini.