I “draghiani” di Palazzo Estense: «A Varese la Lega è governata dalla Meloni»

VARESE – «Mi ha stupito che le forze di centrodestra che siedono in consiglio a Varese non hanno assunto una posizione diversa da quella di Giorgia Meloni. E’ successo in diverse città italiane. A Genova e Venezia ad esempio. Non a Varese. E questo significa che qui in città il centrodestra e in particolare la Lega sono governati da Giorgia Meloni». Queste le parole del sindaco Davide Galimberti, ma anche quelle del PD, pronunciate qualche minuto prima dell’inizio del consiglio comunale e durante la conferenza stampa di tutto il centrosinistra varesino sulla crisi di governo in corso. Conferenza stampa che si è tenuta questa sera, martedì 26 luglio.

I “draghiani” varesini

Seppur con qualche sfumatura, tutto l’arco del governo cittadino, si è schiarato con Draghi. O meglio ha tracciato in maniera netta il solco entro il quale “giocherà” la prossima campagna elettorale per le politiche qui sul territorio. E l’ha fatto in una conferenza stampa “in piedi” nel cortiletto antistante l’ingresso di Salone Estense.

Ad aprire la conferenza stampa è stato il capogruppo del Partito democratico Giacomo Fisco, il quale ha ribadito che «questa crisi ha tre responsabili: Meloni, Salvini e Berlusconi».

«Solo Italia viva al centro»

Il primo a “marcare” il territorio politico più in fermento, ovvero il centro, è stato l’assessore Stefano Malerba, esponente di Italia Viva: «Una crisi determinata solo da giochi politici fatti sulla testa degli italiani. Sono orgoglioso di far parte di un partito che ha sostenuto Draghi. Dall’altra parte è chiaro, insieme a Fratelli d’Italia abbiamo due gruppi ormai di destra, ovvero la Lega e Forza Italia. E al centro è rimasta solo Italia viva». E Calenda?, chiediamo. «Non so quali scelte farà. Vediamo».

Il valore della competenza

Anche Praticittà, l’ala civica di Galimberti prende posizione con il vicesindaco Ivana Perusin: «Far cadere il governo è stato l’errore più grande che si poteva commettere. Draghi rappresenta la competenza, uno dei valori in cui il gruppo che rappresento crede fermamente». 

«Crisi folle anche per chi non è “Mario entusiasta”»

L’assessore alla Cultura Enzo Laforgia canta “più a sinistra” del coro. E premette che la sua è una posizione personale. Con qualche sfumatura rispetto al resto della maggioranza. «Non sono un “Mario entusiasta”, però credo che siano modi e tempi per aprire le crisi di governo. E questa è stata aperta nel mode e nei momento peggiori».