Samarate, nuovo freno alla palestra di via Borsi. Rischio contenzioso con l’impresa

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SAMARATE – Quasi un anno fa veniva aperto il cantiere, poi gli scavi. Ora però è tutto fermo: «Sorgerà mai la nuova palestra di via Borsi?». A domandarselo è Samarate Città Viva. Il gruppo di minoranza torna su uno dei cantieri più discussi, che da troppo tempo si fa attendere. Questa volta, i ritardi sono dovuti al caro delle materie prime, che hanno portato a fine marzo a sospendere i lavori per 60 giorni per permettere all’impresa appaltatrice di valutare gli adeguamenti economici, anche in base agli aiuti extra dei decreti. Ma se ora i lavori non dovessero riprendere, allora si aprirebbe un contenzioso tra Comune e ditta.

I costi extra

Da quanto è emerso nell’ultima Commissione, lo stop ai lavori permette di fare leva sui decreti emanati negli ultimi mesi per aiutare le imprese a causa del caro materie. In sintesi, si possono richiedere costi extra fino al 20% sul ribasso d’asta. In questo caso corrisponde a circa 700mila euro, che verrebbero inclusi nel quadro economico. Inoltre, c’è la possibilità che vengano sfruttati eventuali risparmi di altre opere. E nel caso in cui restassero ulteriori spese sulle spalle dell’amministrazione, si presenta anche la possibilità di chiedere allo Stato un risarcimento del 50%.

Il rischio contenzioso

Dalla sospensione di marzo, restano ancora venti giorni di attesa. «Entro i primi di luglio sapremo come comportarci», dice il sindaco Enrico Puricelli. «Gli aiuti dei decreti arriveranno, però poi l’impresa dovrà valutare lo stato economico e capire se le operazioni restano dentro i 3 milioni e 130mila euro del progetto». Una cifra caratterizzata soprattutto dai 2milioni e 280mila euro giunti come contributo statale nel 2019, «che non vogliamo perdere». Ipotesi che invece rischia di diventare realtà se i lavori non dovessero riprendere. Non solo: in questo caso, si aprirebbe anche un contenzioso con il Comune, visto che l’appalto non risulterebbe più vantaggioso.

«Situazione critica»

La situazione rischia di essere spinosa. E Samarate Città Viva affonda: «Si delinea una situazione critica e con prospettive future a dir poco preoccupanti. Il progetto palestra ha avuto sin dal suo inizio un percorso travagliato. Ricordiamo, ad esempio, le modifiche al progetto con lo scorporo, per mancanza del budget, della parte bar e locali ad uso delle società sportive e le varie iniezioni di fondi comunali per raggiungere la cifra definita dal progetto. Ora non resta che aspettare per sapere il destino di quella che l’amministrazione leghista considera la sua opera principale».

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