Celotto, Moi e Alampi: prende forma la giunta Puricelli a Samarate

SAMARATE – Enrico Puricelli non ha certo dovuto prender confidenza con gli uffici del Comune il giorno dopo la sua elezione a sindaco: al contrario, prima ancora di ricevere ufficialmente la fascia tricolore dalle mani della presidente della commissione elettorale, la dottoressa Foscarin (in foto), il neo primo cittadino si è interessato di una delle questioni più urgenti in città, la palestra di via Borsi: «appalteremo i lavori entro l’11 febbraio».

Tarantino capogruppo

Una delle scadenze più a breve termine è invece la convocazione del consiglio comunale, con la nomina della giunta al seguito delle consultazioni con gli alleati. La nuova maggioranza di Samarate è quasi un monocolore a marchio Lega con sole due presenze della civica che, per una parte, si rifà a Lombardia Ideale. Tutto da decidere e nessuna poltrona promessa in anticipo: un punto che la coalizione di Puricelli ha ribadito sin dall’inizio della campagna elettorale facendo intendere, in modo trasversale, che proprio questo fu una delle questioni che portarono poi alla spaccatura con Forza Italia. E’ però scontato che, fra gli otto rappresentanti del Carroccio eletti, qualcuno vada a ricoprire i posti in giunta, da assegnare insieme al ruolo di vicesindaco e di presidente del consiglio comunale. Leonardo Tarantino, mister preferenze in Lega, non aspirerebbe a nessuna carica assessorile e dovrebbe avere solo un ruolo politico in maggioranza, come capogruppo del suo partito. Non è da escludere invece per la giunta una scelta fra Stefano Bertagnoli, già a capo della segreteria, o Maurizio Brambilla, in un primo momento in lizza per la candidatura a sindaco.

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Gli esterni: da Garofalo a Celotto

Per il rispetto delle quote rosa (più che rappresentate in consiglio: 8 donne su 16 eletti), è lecito pensare ad una conferma per Nicoletta Alampi e Laura Moi, assessori uscenti, così come è ipotizzabile una scelta in continuità anche per Linda Farinon alla presidenza del consiglio comunale. Posto che da sempre era obiettivo, più volte dichiarato, di Maurizio Garofalo (Enrico Puricelli per Samarate), che le preferenze hanno lasciato fuori dal consiglio. Almeno un posto in giunta, però, spetta ai rappresentanti della civica (per cui sono stati eletti Trimboli e Borlin): ecco allora che per Garofalo, che nel post voto ha ribadito «grande soddisfazione per il risultato della lista e incondizionata fiducia a Puricelli», potrebbero riaccendersi le speranze di un ripescaggio. Questo in virtù della facoltà del sindaco di nominare anche assessori esterni, per cui tornano in lizza non solo il nome di Marco Bonacina, già assessore nella prima giunta Tarantino, ma anche quello di Valentino Celotto, spendibile dal Sociale alla Cultura e Comunicazione. Celotto, anche lui assessore nel Tarantino uno, lasciò, è vero il consiglio comunale nel 2015. Ma tornò nel luglio 2018 nello staff del sindaco e, nell’appena trascorsa campagna elettorale, si è speso particolarmente per la causa della Lega. In virtù di questo, salvo clamorosi colpi di scena, un posto in giunta è suo.

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