I soldi della Caccia di Samarate al Varese Calcio: ma Taddeo resta muto

aldo taddeo

SAMARATE – I soldi della Caccia di Samarate dirottati sul Varese Calcio. Aldo Taddeo, ex presidente del Varese Calcio ma anche del Modena arrestato lo scorso 3 dicembre, dove fu addirittura contestato dai giocatori, è rimasto muto davanti al gip Nicoletta Guerrero nel corso dell’interrogatorio di garanzia.

I soldi della Caccia al Varese Calcio

Altri testi hanno parlato di ville in affitto per un valore di quasi 100mila euro e di auto di super lusso in leasing. Mentre almeno tre delle aziende che l’ex ras del Varese Calcio avrebbe dovuto risanare sono fallite. Un re Mida al contrario, questa la figura che emerge dalla carte dell’inchiesta. Un re Mida che avrebbe dirottato fondi per un valore di quasi 100 mila euro, sotto forma di sponsorizzazioni, dalla Caccia, che forse avrebbe potuto salvarsi seppur ridimensionandosi, al Varese Calcio che, nel 2017, già versava in gravissime difficoltà. Nel settembre 2017 Taddeo lasciava il comando della squadra di calcio varesina con un lungo comunicato stampa.

Sono a rimettere irrevocabilmente il mio mandato di presidente del Varese Calcio Srl rassegnando le dimissioni in data odierna. Ho raccolto questa sfida, dopo esser stato coinvolto dal signor Scodellaro al rifacimento del campo in sintetico di Varesello, con l’amico Basile, che ha saputo appassionarmi e coinvolgermi, con l’obiettivo di creare un Varese calcio sostenibile e soprattutto fondato su valori importanti e sui giovani.
In questi pochi mesi di presidenza abbiamo rasserenato gli animi, ricreato entusiasmo, ristrutturato la società sia dal punto di vista manageriale che amministrativo, colmando un forte debito e fortificando la struttura patrimoniale e di controllo; restituendo alla città un sogno concreto e sostenibile, con una squadra ambiziosa e in grado di giocare ad altissimi livelli. Abbiamo rinforzato la struttura societaria con l’entrata di due nuovi soci operativi ed internazionali come Matt Reeser e Antonio Russo. Penso di aver completato con successo il mio cammino in questa avventura, anche perché ho sempre detto che sarei stato un presidente “per forza”.
Ad oggi, il progetto ha bisogno di una disciplina ferrea e presenza costante per permettere che sia sostenibile, cosa che non mi posso concedere in questo momento, avendo io deciso di mettere le mie Forze, Energie, Capacità e Risorse a disposizione delle mie aziende che prendono oggi uno nuovo percorso ancora più internazionale richiedendo la mia massima attenzione.
Rimetterò le mie quote a disposizione dell’amico Basile, colui per il quale ho deciso di entrare in questa avventura e che è la persona più indicata per continuare questo suo progetto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i tifosi che tanto sono stati calorosi nei miei confronti, lo staff tutto, la squadra e tutti gli amici del Varese, augurando a tutti successo e gioie

Tre ale aziende coinvolte

Nel frattempo, stando alla guardia di finanza, coordinata dal sostituto procuratore aggiunto di Busto Giuseppe D’Amico, avrebbe portato al fallimento almeno 3 aziende tra queste la Caccia, dove lavoravano circa 20 persone. Taddeo è rimasto in silenzio ma altri starebbero parlando. L’accusa parla di 8 milioni di euro finiti “chissà dove” in seno alla bancarotta che ha portato al suo arresto. 

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