Viaggio nel patrimonio architettonico e artistico delle antiche chiese del territorio. Schede e fotografie realizzate dal giornalista Fausto Bonoldi, che ci accompagneranno nelle prossime settimane. Opportunità per conoscere piccoli e importanti gioielli che fanno parte della nostra storia e hanno contribuito alla nostra identità. Si parte da San Pietro di Gallarate.
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Edificata tra l’XI e il XIII secolo dai Maestri comacini in stile romanico-gotico, la chiesa di San Pietro, nel cuore di Gallarate, ha subìto nei suoi mille anni di storia numerose modifiche come l’edificazione e la successiva demolizione di un campanile, la costruzione di absidi laterali e l’ampliamento di quella centrale, l’apertura di finestre barocche e lo spostamento laterale del portale, interventi che ne avevano snaturato l’aspetto originario, che però è stato in larga parte ripristinato dai restauri “filologici” compiuti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
La più antica chiesa gallaratese ha avuto un’esistenza travagliata non solo sotto l’aspetto architettonico: nel XV secolo fu addirittura trasformata in fortilizio e successivamente fu adibita ad altri usi come luogo per riunioni, falegnameria e macelleria. Monumento nazionale fin dal 1844, l’edificio romanico dovette aspettare il 1897 per cominciare a rinascere, grazie a lavori di restauro terminati nel 1911 con la ri-consacrazione. A partire dal 1902 la chiesa fu liberata dal soffocante abbraccio di caseggiati sorti nel corso dei secoli sul lato meridionale; contemporaneamente fu deciso l’abbattimento del campanile barocco mentre l’abside che, come detto, era stata ampliata, fu ricostruita in stile romanico insieme con la parte orientale del lato meridionale. Con lo stesso intervento, all’interno, fu eliminata la volta in muratura, sostituita da un soffitto ligneo. La chiesa, ad aula unica absidata, si caratterizza oggi per la decorazione della facciata, del lato meridionale e dell’abside con gallerie di archi intrecciati sorretti da colonnine, in assenza delle quali gli archetti sono sorretti da mensole scolpite con testine e figure animali. Il rivestimento in pietra delle pareti esterne è considerato tra i migliori del XII secolo nel territorio varesino e paragonato a quello della chiesa di San Pietro a Brebbia.
Fausto Bonoldi
DOVE
In piazza della Libertà, nel centro di Gallarate.
QUANDO
La chiesa viene aperta solo in occasione di matrimoni ed eventi culturali. Per prenotare una visita occorre chiamare la sacrestia al numero 3361199230.
San pietro gallarate – MALPENSA24