Note di fine ‘800 a San Valentino, l’Insubria festeggia con Ferrari e Brahms

san valentino insubria brahms

VARESE – Mentre il primo terzetto è stato composto dal veneziano Ermanno Wolf Ferrari tra fine Ottocento e inizio Novecento, a completare il concerto sarà invece il Trio op. 8 di Johannes Brahms. Prosegue la stagione musicale all’Università dell’Insubria, che venerdì 14 febbraio, nell’aula magna di via Ravasi, vedrà esibirsi alle 18 l’ensemble formato dal violinista Franco Mezzena e dai coniugi Elena Ballario, al pianoforte, e Sergio Patria, al violoncello.

Un sodalizio nato dalla stima reciproca

Come ha spiegato il maestro Corrado Greco, direttore artistico della stagione, «gli artisti che ospitiamo il 14 febbraio si conoscono di fama da sempre, ma il loro sodalizio artistico nasce nel 2015 come naturale conseguenza di una reciproca stima. La precisione e il rigore violinistico di Franco Mezzena, l’espressività innata di Sergio Patria e l’equilibrio musicale di Elena Ballario sono le principali doti che rendono il trio completo di ogni mezzo per esprimere al meglio le pagine di musica scelte».
Gli appuntamenti proseguiranno il 27 marzo con il pianista pugliese Pasquale Iannone, il 17 aprile con il concerto per organo e pianoforte di Giulio Mercati e Corrado Greco e il 15 maggio con arie liriche famose eseguite da Aurelio e Paolo Pollice; l’ultimo appuntamento sarà il 5 giugno con l’Ensemble Borromini. Come sempre all’aula magna dell’Insubria in via Ravasi 2 a Varese alle 18, con ingresso libero.

I compositori

Ermanno Wolf Ferrari (Venezia 1876 – Venezia 1948), figlio di un pittore bavarese e di madre veneziana, ebbe la sua prima formazione musicale a Monaco di Baviera. Fu pensatore e appassionato esteta, amante della filosofia e del bello. Fu di carattere pensoso, solitario, sempre accigliato, ma al tempo stesso di grande sensibilità, timido e sincero: tratti che emergono anche dalla sua produzione artistica. Johannes Brahms (Amburgo 1833 – Vienna 1897) iniziò a studiare musica con il padre, contrabbassista. Definito da Robert Schumann successore di Beethoven, fu un pianista e compositore caratterizzato da una profonda meditazione e da una meticolosa accuratezza. È considerato come il maggiore esponente della musica strumentale e del Lied in Germania nella seconda metà dell’Ottocento.

san valentino insubria brahms – MALPENSA24