BESNATE – La bandiera della Repubblica Sociale Italiana esposta sul balcone in piazza a Besnate. Il padrone di casa sullo stesso balcone a cantare a squarciagola inni fascisti, tanto per essere coerenti con il tema del vessillo. Un solo nostalgico del Duce, tantissimi cittadini amanti invece dei valori della Repubblica. Quella vera. Gli stessi che si sono attaccati al telefono denunciando quanto stava accadendo a Besnate. Indignati.
Non è una goliardata
«E’ accaduto esattamente questo – spiega il sindaco di Besnate Giovanni Corbo – Molti cittadini si sono rivolti alle istituzioni denunciando quanto stava accadendo. E le istituzioni hanno fatto quadrato reagendo. Dal Comune abbiamo immediatamente allertato polizia locale, carabinieri e fatto una segnalazione alla Questura di Varese, precisamente alla Digos». L’intervento dell’Arma è stato istantaneo: bandiera rimosso e posizione del nostalgico al vaglio dell’autorità giudiziaria. Il besnatese affezionato ai canti del Ventennio rischia ora una denuncia per apologia del fascismo. «Al di là delle mie posizioni personali, che mi vedono assolutamente e totalmente antifascista, io credo che questi episodi siano allarmanti – aggiunge Corbo – Sarà ovviamente la magistratura a valutare la situazione. Non credo, però, che a livello di oppinione pubblica questi fatti debbano essere considerati come una goliardata. E bene hanno fatto le istituzioni a fare quadrato: il segnale forte che queste pericolose recrudescenze non sono nè accettate nè accettabili. Prova ne è la reazione di tutti gli altri cittadini che, indignati, hanno denunciato l’accaduto. Aggiungo, però, che pochi anni fa dallo stesso balcone sventolava la bandiera della Pace». Ora starà all’autorità giudiziaria stabilire se il besnatese nostalgico debba essere sottoposto a sanzioni e, nel caso, quali provvedimenti adottare.